La nuova strategia europea (sostenibile) per promuovere il turismo costiero e marittimo
[20 Febbraio 2014]
Oggi la Commissione europea ha presentato una nuova strategia a sostegno del turismo costiero e marittimo in Europa. La strategia, sottolineando «Le potenzialità di crescita sostenibile e creazione di occupazione del settore», prospetta 14 azioni dell’Ue «Volte a aiutare regioni costiere e imprese a superare le sfide cui sono confrontate e a consolidare la posizione del settore quale motore essenziale dell’economia blu in Europa. Queste azioni concrete dell’Ue sono integrate da possibili interventi distribuiti tra Stati membri, regioni e portatori d’interesse nel settore».
Tra le azioni ci sono proposte l’agevolazione di una più stratta cooperazione e dialogo paneuropei fra tutti i portatori d’interesse nel turismo costiero, partenariati pubblico-privato, promozione delle competenze e dell’innovazione, promozione dell’ecoturismo e la redazione di una guida in linea che, illustrando le diverse possibilità di finanziamento, contribuisca ad attrarre investimenti. La Commissione sottolinea che «Nella concezione e attuazione delle azioni un ruolo fondamentale spetta agli Stati membri, agli enti regionali e agli operatori del settore».
Il turismo costiero e marittimo, balneare, nautico e croceristico e di navigazione da diporto, è un motore economico fondamentale per molte regioni costiere e isole europee: occupa quasi 3,2 milioni di persone, genera complessivamente un valore aggiunto lordo di 183 miliardi di euro nell’economia dell’UE e conta per oltre un terzo nel prodotto lordo dell’economia marittima. L’Ue sottolinea che «Il turismo è un settore in crescita: nel 2013 il numero di pernottamenti nelle strutture turistico-ricettive dell’Ue28 ha registrato il massimo storico di 2,6 miliardi, con un aumento dell’1,6% rispetto al 2012».
Secondo la Commissione, «Sfruttando appieno le potenzialità delle coste e del mare si contribuirebbe alla ricchezza e al benessere nella fascia costiera e nell’economia dell’Ue in genere, assicurando nel contempo uno sviluppo sostenibile e a lungo termine di tutte le attività collegate al turismo».
Ma la Commissione evidenzia anche che, «Nonostante le indubbie potenzialità, il settore ha di fronte varie sfide cui la strategia cerca di dare una risposta: lacune nei dati e nelle conoscenze, volatilità della domanda, grande incidenza dalla stagionalità, carenza di competenze adeguate e scarsa innovazione, difficoltà nell’accesso ai finanziamenti. Le azioni prospettate nella strategia presentata oggi intendono principalmente aiutare il settore a superare questi ostacoli e a creare un contesto in grado di attrarre investimenti, ma anche conferire sostenibilità alle attività del settore, preservare il patrimonio naturale e culturale, recare vantaggi consistenti in termini economici e ambientali e contribuire a migliorare la competitività del settore su scala mondiale».
La strategia presentata oggi sarà discussa il 10 marzo ad Atene nella conferenza organizzata con la presidenza di turno greca dell’Ue. Nei mesi successivi si passerà all’attuazione delle azioni concrete previste.
Presentando il documento Maria Damanaki, commissaria europea per gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: «Nella strategia per la crescita blu abbiamo individuato nel turismo costiero e marittimo uno dei motori fondamentali della creazione di crescita e di occupazione, specialmente nella fascia costiera che spesso lamenta tassi elevati di disoccupazione. Il settore rappresenta la maggiore attività economica legata al mare e il perno dell’economia di molte regioni costiere dell’Europa: abbiamo quindi la responsabilità di aiutarlo a svilupparsi e a prosperare».
Da parte sua Antonio Tajani, commissario Ue per l’industria, l’imprenditoria e il turismo, ha dichiarato: «Considero il turismo una leva economica fondamentale per la crescita in Europa, attorno alla quale devono articolarsi politiche specifiche, coerenti e integrate. Una strategia mirata al turismo costiero e marittimo mette in luce le potenzialità di questo importante comparto del settore turistico e la funzione che è in grado di svolgere nella lotta alla disoccupazione, specie tra i giovani».