L’alba di una nuova era della conservazione nel Regno di Tonga (VIDEO)
Governi locali, ONG e comunità uniti per ripristinare la natura a Late Island eradicando i ratti invasivi e reintrodurre le specie autoctone
[1 Settembre 2023]
Grazie a un’iniziativa di conservazione innovativa, Late Island, nel Regno di Tonga, è potenzialmente la più grande isola del Pacifico dove sono stati eradicati i ratti invasivi, diventando un punto di riferimento per iniziative simili in tutto il mondo.
Late Island è un’isola remota e disabitata situata a circa 55 km a sud-ovest dell’isola di Vava’u, a Tonga, si tratta di un’isola di forma circolare, larga 6 km, ha una superficie di circa 1.731 ettari, con il punto più alto di 530 metri ed è caratterizzata da un cratere centrale, con il terreno che digrada gradualmente verso il mare. Scogliere alte fino a circa 20 m dominano la costa. Late è di origine vulcanica, con attività vulcanica segnalata fino al 1854. E molto più piccola dell’Italiana Montecristo, dove un progetto di eradicazione dei ratti di successo è stato duramente contrastato da una strana coalizione di animalisti, antipoarco e destre,
Late Island è gestita dal Ministero della meteorologia, dell’energia, dell’informazione, della gestione dei disastri, dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e della comunicazione del Regno di Tonga. ed è stata designata come area protetta ed è un’Important Bird Area per gli uccelli di BirdLife International e per il Wwf rientra nell’ecoregione delle foreste insulari del Pacifico meridionale in grave pericolo di estinzione.
Late Island è un santuario della biodiversità per Tonga. Supporta uno dei più grandi ecosistemi di foreste tropicali di latifoglie intatti di Tonga, uno dei tipi di ecosistema più minacciati al mondo. Questa foresta tropicale costituisce una roccaforte per diverse specie minacciate a livello globale, tra cui la simpatica colomba terrestre e il fischiatore tongano.
Il progetto di eradicazione dei ratti fa parte della Island-Ocean Connection Challenge, un’ambiziosa campagna per ripristinare, entro il 2030. 40 isole delle barriere coralline importanti a livello globale. L’attività di eradicazione fa parte del GEF 6 Regional Invasive Species Project, supportato dal Pacific Regional Invasive Species Management Support Service. Il progetto di ripristino di Late Island è stato reso possibile grazie a Global Environment Facility, governo di Tonga, Island Conservation, United Nations environment programme, Secretariat of the Pacific Regional Environment Programme (SPREP), New Zealand Department of Conservation, Mohamed bin Zayed Species Conservation Fund, Scripps Institution of Oceanography, The David and Lucile Packard Foundation, Wanderlust Fund e altri donatori anonimi. L’attuazione dell’eradicazione è supportata dal Pacific Regional Invasive Species Management Support Service (PRISMSS).
Atelaite Lupe Matoto, direttrice del Dipartimento dell’ambiente di Tonga, ha evidenziato che «L’eliminazione delle specie invasive come i ratti è uno degli strumenti più convenienti a disposizione del Paese per ripristinare la resilienza dei suoi ecosistemi naturali e delle sue comunità. Il problema principale per Tonga è che le specie invasive come i ratti e le erbacce stanno indebolendo la resilienza degli ecosistemi naturali e aumentando la vulnerabilità delle nostre comunità ai crescenti impatti dei cambiamenti climatici. Il controllo delle specie invasive, come i ratti e le erbe infestanti, può proteggere la nostra biodiversità e rafforzare la resilienza delle nostre foreste, dei bacini idrografici e delle barriere coralline, fornendo protezione dai cicloni, aumentando la sicurezza alimentare e creando opportunità da attività come l’ecoturismo».
Come in molte isole, a Late Island i ratti invasivi hanno devastato le specie autoctone, divorando le uova degli uccelli marini e minacciando il ciclo dei nutrienti essenziali che sostengono le barriere coralline dell’isola.
Tonga ha completato con successo una serie di eradicazioni di ratti sulle isole del gruppo Vava’u, tra le quali Taula, Maninita, Lua Loli, Fangasito e Luahaipo. Le comunità di Vava’u stanno già vedendo gli impatti significativi di questo lavoro con il ritorno delle popolazioni di uccelli marini e l’aumento della produttività dei sistemi di barriera corallina locali. Studi scientifici hanno dimostrato che, «Con l’eliminazione dei ratti e il ripristino delle popolazioni di uccelli marini, l’aumento dei nutrienti derivanti dal guano può aumentare il numero di pesci fino al 50%».
Island Conservation evidenzia che «Con il completamento dell’eradicazione di Late Island, insieme alle isole Muomua e Fuaamotu, Tonga è ora alla guida della regione negli sforzi per aumentare la gestione delle specie invasive per aumentare la resilienza dei suoi ecosistemi e delle comunità ai crescenti impatti dei cambiamenti climatici». E la Matoto aggiunge che «Tonga è una delle prime nazioni insulari al mondo a tentare di gestire le specie invasive e ripristinare la resilienza dei suoi ecosistemi naturali insulari su larga scala, aumentando così la resilienza della comunità agli impatti dei cambiamenti climatici. I nostri partner per lo sviluppo e i donatori devono capire che aumentare gli investimenti nella gestione delle specie invasive è una delle cose più economicamente vantaggiose che possiamo fare per ripristinare la resilienza degli ecosistemi e delle comunità insulari».
I piani futuri per rimuovere le specie invasive dalle isole di Tofua, Kao e Ata potrebbero fornire rifugio a un incredibile 95% della biodiversità di Tonga e sostenere i futuri sforzi di recupero delle specie in via di estinzione. «Ad esempio – spiega ancora Island Conservation – l’eradicazione dei ratti invasivi da Late Island consente ora la traslocazione del megapode tongano, altamente minacciato . Anche il sostegno a progetti di eradicazione su larga scala su altre isole come Ata aiuterebbe a giustificare la loro inclusione nel sistema dei Tonga’s National Park».
E Richard Griffiths, direttore del programma South and West Program di Island Conservation, ricorda che «Il ripristino e la rinaturalizzazione di Late Island non si fermano qui. Stiamo prendendo in considerazione l’eradicazione delle specie invasive come un punto di partenza, non come il punto finale. Una volta confermata l’eradicazione dei ratti, potremo cercare di reintrodurre alcune delle specie più rare di Tonga, come il megapode tongano».
La Matoto conferma che SPREP e PRISMSS, «Stanno sostenendo direttamente gli sforzi dei Paesi delle isole del Pacifico come Tonga per aumentare gli investimenti nella gestione delle specie invasive come misura chiave per aumentare la resilienza nazionale contro i crescenti impatti del cambiamento climatico. Il lavoro di Tonga per aumentare gli investimenti nella gestione delle specie invasive sta anche indicando un percorso per espandere gli sforzi di eradicamento dei predatori in altre isole abitate del Pacifico, tra cui Niue, l’intero territorio di Tokelau e comunità come l’isola Apolima di Samoa. Questo recente lavoro di eradicazione a Late Island potrebbe fornire un esempio importante per il Pacifico e il resto del mondo sulla necessità di utilizzare la gestione delle specie invasive come strumento chiave per aumentare la resilienza climatica in molti altri Paesi delle isole del Pacifico».