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L’attracco selvaggio danneggia le baie più belle del Gargano

 |  Natura e biodiversità

«Vignanotica non è più Vignanotica: l’attracco selvaggio di barche rischia di uccidere il turismo di una delle baie più belle e incontaminate del Gargano».

È quanto denuncia  il circolo di Legambiente FestambienteSud, che continua: «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni e lamentele soprattutto da utenti abituali, attratti dalla bellezza naturalistica della valle e della baia di Vignanotica, di coloro che, se vogliamo, da anni rappresentano il target turistico ideale del Parco nazionale del Gargano, quello che coniuga il turismo balneare con l’attenzione a una natura prorompente e integra. Poi abbiamo visitato di persona la baia di Vignanotica e abbiamo dovuto constatare che è devastata dall’attracco continuo di decine di barconi di turisti provenienti sia dalla direzione Vieste che da direzione Mattinata. Senza regolamentazione alcuna, di continuo i natanti sbarcano decine di persone per una breve sosta, disturbando la tranquillità della spiaggia ed emettendo rombi e fumi che non si addicono alla natura dei luoghi e alle aspettative del turista della baia».

Diversi cittadini, anche sulla pagina Facebook di Legambiente denunciano anche altri fenomeni: le volte calcaree delle grotte marine di vignanotica che ormai non sono più bianco-calcareo ma nere per fumi emessi dai barconi; le correnti anomale create dal flusso di barche che strappa dai fondali posidonia, alghe e spugne; motoscafi  che non rispettano la distanza regolamentare di attracco dalla riva e che calano l'ancora dove capita.

Franco Salcuni, del direttivo nazionale del Cigno Verde e presidente di FestambienteSud sottolinea: «Chiediamo alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, ai comuni di Vieste e Mattinata, di cui la baia rappresenta il confine e al Parco Nazionale del Gargano, se esiste un regolamento dei flussi di barche, se le strutture di attracco poste sul bagnasciuga sono autorizzate e da chi, se, nel complesso sono a conoscenza della situazione ed eventualmente quali iniziative intendono intraprendere per porvi rimedio».

Redazione Greenreport

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