Le emissioni di carbonio derivanti dalla distruzione delle foreste di mangrovie aumenteranno del 50.000%
Stiamo distruggendo le foreste di mangrovie che sono fondamentali per la regolamentazione del sequestro del carbonio
[22 Febbraio 2024]
Le foreste di mangrovie coprono circa lo 0,1% della superficie terrestre, ma svolgono un ruolo fondamentale nel fornire habitat alla fauna selvatica e nel regolare la stabilità climatica globale. Le mangrovie immagazzinano una grande quantità di carbonio, in particolare nei loro terreni, e sono essenziali per regolare il ciclo del carbonio su scala globale. I terreni di mangrovie contengono da 3 a 4 volte la massa di carbonio solitamente presente nelle foreste boreali, temperate o tropicali. Ma lo sviluppo umano nelle aree costiere prima ricoperte di mangrovie ha portato al degrado di queste riserve di carbonio. Negli ultimi 20 anni, molte foreste di mangrovie è stato sostituito dall’agricoltura, dall’acquacoltura e dall’urbanizzazione costiera, causando la perdita di 158,4 milioni di tonnellate di riserve globali di carbonio delle mangrovie e rilasciando lo stesso livello di emissioni di carbonio che verrebbero prodotte se tutta la popolazione statunitense si spostasse in aereo da New York a Londra.
Lo studio “Human population density and blue carbon stocks in mangroves soils”, pubblicato su Environmental Research Letters da un team interdisciplinare di ricercatori della Montclair State University statunitense, averte che la situazione potrebbe anche peggiorare e prevede che «Il tasso annuale di emissioni di carbonio dovuto al degrado delle riserve di carbonio nelle foreste di mangrovie aumenterà di quasi il 50.000% entro la fine del secolo. Particolarmente colpite sono le mangrovie in regioni come l’India meridionale, la Cina sudorientale, Singapore e l’Australia orientale.
Per quantificare il ruolo svolto dalle mangrovie nel bilancio globale del carbonio Lo studio, condotto dalla professoressa di biologia Jennifer Krumins e dai dottorandi Shih-Chieh Chien e Charles Knoble, si è concentrato sulla relazione tra la densità della popolazione umana e le riserve di carbonio nel suolo nelle foreste di mangrovie urbane e i risultati dimostrano che «Quando la densità di popolazione raggiunge le 300 persone/km2 (simile alla densità di popolazione media del Regno Unito o del Giappone), si stima che il carbonio immagazzinato nei terreni di mangrovie vicino alle aree popolate sia inferiore del 37% rispetto alle foreste di mangrovie isolate».
Attualmente, il tasso annuo di emissioni di carbonio derivanti dalla perdita di mangrovie è stimato a 7,0 teragrammi e in crescita, in linea con l’aumento della densità di popolazione, fino a ben 3.392 teragrammi alla fine del secolo.
La Krumins conclude: «Questo lavoro sottolinea l’importanza di proteggere le mangrovie esistenti, soprattutto nelle aree ad alta densità di popolazione. Le foreste di mangrovie sono fondamentali per la regolamentazione del sequestro del carbonio ed è importante proteggerle. Il primo passo è comprendere l’impatto delle popolazioni e delle attività umane sugli stock di carbonio delle foreste di mangrovie».