Le invasioni delle specie aliene sono costose quanto i disastri naturali
Gli investimenti per la prevenzione e la gestione delle invasioni biologiche sono 10 volte inferiori alle perdite economiche causate da questo fenomeno
[3 Maggio 2023]
Invadendo nuovi ambienti, alcune specie aliene hanno conseguenze disastrose sulle specie locali, sugli ecosistemi, ma anche sulle attività umane. Degrado delle infrastrutture, dei raccolti, delle piantagioni forestali, degli impatti sui rendimenti della pesca, sulla salute o sul turismo, le aree colpite sono molteplici e i danni ingenti. Secondo lo studio “Biological invasions are as costly as natural hazards”, pubblicato su Perspectives in Ecology and Conservation di aprile-maggio da un team internazionale di ricercatori guidato da Anne Turbelin dell’Université Paris-Saclay – CNRS, «In 40 anni, le perdite finanziarie indotte dalle invasioni biologiche sono state equivalenti a quelle causate da diversi tipi di calamità naturali come terremoti, inondazioni o tempeste. Stanno addirittura aumentando più velocemente di quelli dovuti a pericoli naturali».
La ricerca, finanziata dall’AXA Research Fund, ha rivelato un ordine di grandezza del problema scioccante: «Dal 1980 al 2019, le perdite finanziarie dovute a specie aliene invasive ammontano a 1.208 miliardi di dollari, contro quasi 1.914 miliardi di dollari di perdite causate dalle tempeste, 1.139 miliardi di dollari attribuiti a terremoti o addirittura 1,12 trilioni di dollari causati dalle inondazioni».
Questi risultati sono stati ottenuti utilizzando il database Invacost, che attualmente elenca più di 13.500 costi dovuti a invasioni biologiche in tutto il mondo. I costi dei disastri naturali a livello globale sono stati stabiliti utilizzando l’International Disaster Database e i dati della United States Oceanic and Atmospheric Observation Agency (NOAA).
Gli scienziati hanno anche scoperto che dal 1980 al 2019 i costi delle invasioni biologiche sono aumentati più rapidamente di quelli indotti da disastri naturali ed evidenziano che «Le specie invasive hanno un effetto duraturo e cumulativo: ad esempio, il mitilo zebra è in grado di attaccarsi a un’ampia varietà di substrati, devastando gli scafi delle barche così come le tubazioni delle centrali nucleari. Ora, la sua proliferazione è particolarmente problematica in Nord America».
Attualmente. gli investimenti dedicati ai sistemi per la prevenzione e la gestione delle invasioni biologiche sono 10 volte inferiori alle perdite economiche causate da questo fenomeno. Il team di ricercatori conclude: «Questi risultati richiedono la realizzazione di piani d’azione e accordi internazionali per limitare la diffusione di specie aliene invasive, simili a quelli attuati nel contesto di disastri naturali».