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Le isole delle tartarughe marine: 3 nidi in Sardegna, più di 50 in Sicilia, 3 all’Elba

Wwf: areale di deposizione sempre più a nord. Probabile effetto del riscaldamento del Mediterraneo
 |  Natura e biodiversità

Sempre più tartarughe marine Caretta caretta scelgono le coste italiane per nidificare e per il Wwf è  «Un dato positivo per la popolazione di questi antichi rettili, anche se l’intensità del fenomeno è probabilmente legata all’aumento della temperatura delle acque del Mediterraneo per effetto dei cambiamenti climatici. Prova ne sono lo spostamento sempre più a Nord dei siti di riproduzione»  Come la Toscana, dove anche questa estate vi sono state nidificazioni (ben tre delle quali all’Isola d’Elba, ndr) e la conferma di quelli in regioni un tempo meno accoglienti, per caratteristiche ambientali, come nel caso della Sardegna. Alla quale, tra l’altro, è mancato anche un monitoraggio continuo delle spiagge ed è possibile che, nel tempo, altri nidi siano sfuggiti al conteggio generale».

Il Panda ricorda che «Nell’isola, negli ultimi giorni, ci sono state tre deposizioni di Caretta caretta, in tre punti diversi: a Badesi (costa settentrionale), nella spiaggia di Cea a Tortolì (costa orientale), mentre un terzo nido è stato deposto al Poetto di Quartu, non lontano da Cagliari». Su quest’ultimo il Wwf si è subito attivato con il Comune di Quartu Sant’Elena per offrire collaborazione. Una disponibilità ben accolta dall’amministrazione locale, impegnata già da tempo a tutela di questa rara specie, minacciata dalla plastica e dall'impatto con gli attrezzi da pesca. Alcuni volontari del Wwf  sono già al Poetto per dare supporto alla sorveglianza dell'area, condotta dal Corpo Forestale regionale. Nelle prossime ore altri volontari del panda raggiungeranno il sito di Badesi per mettersi a disposizione.

Intanto l'impegno WWF per le tartarughe continua a pieno ritmo: in Sicilia, dove sono già oltre 50 i nidi censiti e messi sotto sorveglianza dai volontari del Progetto tartarughe marine del Wwf Italia (#GenerAzioneMare), progetto coordinato dalla biologa Oleana Prato, di cui due terzi interessano la costa sud orientale. Ad oggi il dato complessivo siciliano (oltre circa 60 nidificazioni) costituisce quasi la metà dei nidi deposti sulle coste italiane in questa stagione.

Anche in Calabria il numero dei nidi protetti sale di giorno in giorno: tra una ventina di "escursioni" di mamma tartaruga, sono stati individuati e messi in sicurezza dai volontari del panda 15 nidi accertati, sia sulla costa jonica che su quella tirrenica.

Redazione Greenreport

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