Con l’aumento del ritmo di costruzione delle strade, enorme aumento del degrado ambientale

Le strade fantasma accelerano la distruzione della natura

Nelle foreste tropicali trovate molte più strade di quelle dichiarate da fonti ufficiali

[15 Aprile 2024]

Nello studio “Ghost roads and the destruction of Asia-Pacific tropical forests”, pubblicato recentemente su Nature da un team di ricercatori australiani, canadesi e indonesiani guidato da Jayden Engert e Mason Campbell della James Cook University (JCU), più di 200 volontari addestrati hanno esaminato da vicino le immagini satellitari di 1,42 milioni di Km2 delle isole del Borneo, Sumatra e Nuova Guinea e l’autore senior dello studio, Bill Laurance del Centre for Tropical Environmental and Sustainability Science e del College of Science and Engineering della James Cook University ha spiegato che «Le strade svolgono funzioni importanti, ma senza una pianificazione efficace e l’applicazione della legge potrebbero liberare un vaso di Pandora di mali ambientali e sfide sociali. “Le “strade fantasma” costruite in modo informale o illegale possono essere piste demolite dai bulldozer in foreste disboscate, strade in piantagioni di palma da olio e altre strade mancanti dai dati stradali esistenti per vari motivi. Vengono costruiti da una serie di persone, tra cui agricoltori legali o illegali, minatori, taglialegna, accaparratori di terre, speculatori fondiari e trafficanti di droga».’

Laurance  ha sottolineato che «I ricercatori hanno scoperto da 3 a 6,6 volte più strade nelle aree studiate rispetto a quelle mostrate nei principali dataset stradali globali. Questo è in linea con i risultati di studi precedenti condotti in altri Paesi in via di sviluppo come il Camerun, le Isole Salomone e l’Amazzonia brasiliana. Aumentando drasticamente l’accesso ad aree naturali un tempo remote, lo sviluppo stradale non regolamentato sta innescando drammatici aumenti dei disagi ambientali dovuti ad attività come il disboscamento, l’estrazione mineraria e il disboscamento».

L’autore principale dello studio, Jayden Engert,d ottorando alla JCU, conferma che «In tutta l’area di studio, la costruzione di strade ha quasi sempre preceduto la perdita di foreste locali. La densità delle strade è stata di gran lunga la correlazione più forte con la deforestazione tra 38 potenziali variabili biofisiche e socioeconomiche».

Laurance conclude: «L’aumento delle strade rappresenta probabilmente la minaccia diretta più importante per le foreste tropicali a livello globale. Entro la metà del secolo sono previsti circa 25 milioni di chilometri di nuove strade asfaltate e il 90% di tutta la costruzione di strade avverrà nei Paesi in via di sviluppo, comprese molte regioni tropicali e subtropicali con una biodiversità eccezionale. In modo preoccupante, le nostre nuove scoperte mostrano che l’estensione e la lunghezza delle strade nella zona tropicale dell’Asia-Pacifico sono gravemente sottostimate, e molte strade sono fuori dal controllo governativo. In questi risultati, la natura è il grande perdente».