Le tartarughe marine non finiscono mai: 19esimo nido in Toscana
Nidificazione su una spiaggia di Cecina. Nascono le tartarughine di Roccamare, attesa per quelle di Lacona
[21 Agosto 2023]
La stagione della deposizione sembra non voler finire. Infatti, come annuncia in un post su Facebook TartAmare, «Quest’estate ci vogliono mortiiii. Le emozioni non finiscono: il team di tartAmare sta seguendo la schiusa di Roccamare ma intanto arriva una segnalazione da una spiaggia di Cecina segnata da piccole traccine. Grazie al gruppo di temerari che ha sfidato il caldo per costruire in tempo record il corridoio, coordinato da Silvia Bertini per TartAmare. Il presidio h24 adesso è attivo anche qua e adesso aspettiamo».
L’associazione evidenzia che «comunque si conferma il trend del 2023 dei nidi gestiti da tartAmare di trovarsi in posti di un brutto….. Grazie alla Guardia Costiera di Cecina per il supporto».
Intanto, la mattina del 20 agosto a è iniziata l’emersione dei piccoli dal nido di Roccamare nel Comune di Castiglione della Pescaia, «sono nate 30 tartarughine/i molto vispi – dicono a TarAmare – che in pochi minuti hanno raggiunto il mare cristallino della mattina sotto gli occhi strabiliati di chi era lì per vivere insieme a noi questa esperienza».
E a Lacona, all’Isola d’Elba, le prime 2 notti del periodo in cui potranno nascere le tartarughine marine Caretta caretta dal secondo dei 6 nidi accertati quest’estate all’Isola d’Elba, sono passate senza che i piccoli rettili facessero capolino dalla sabbia e percorressero la “pista di lancio” che hanno realizzato le volontarie e i volontari di Legambiente sulla spiaggia del Comune di Capoliveri e del Parco nazionale Arcipelago toscano.
A differenza della selvaggia Galenzana – dove nei giorni scorsi sono nate 104 tartarughine – Lacona è una spiaggia molto frequentata che, pur mantenendo l’ultimo vero sistema dunale dell’Elba, è molto affollata e con stabilimenti balneari e servizi direttamente sulla spiaggia (la tartaruga ha nidificato proprio accanto al ristorante Aguglia), per questo Legambiente ha costruito una pista a doppia corsia, con telo ombreggiante perché i cuccioli pinnati non vengano disturbati dalle luci artificiali, realizzata ad opera d’arte e a tempo record grazie a un’esperienza affinata in 6 estati dei tartawatcher del Cigno Verde e che ha suscitato grande interesse tra i bagnanti agostani che popolano campeggi e alberghi di Lacona.
E all’Elba sembra proprio scoppiata la tartamania: le volontarie e i volontari di Legambiente rispondono a centinaia di domande sulla deposizione delle uova, sulla nascita e sulla vita delle tartarughe marine la maglietta Elba Isola delle Tartarughe, che si può avere con una donazione a Legambiente Arcipelago toscano, è diventata uno degli simboli dell’estate 2023 e uno degli oggetti più ricercati, tanto che le scorte sono quasi finite.
Ma l’attesa aguzza l’ispirazione artistica al servizio di questi piccoli, pacifici e bellissimi rettili marini e può servire anche a risolvere qualche piccolo inconveniente pratico. Per esempio, una delle volontarie, Sonia, ha fatto due fermacarte in tema per tenere i volantini del gazebo: due magnifiche tartarughine che escono da uova/sasso dipinte.
Si ricorda che chiunque può assistere alla nascita delle tartarughine marine, basta attenersi alle indicazioni dei volontari: non invadere le corsie di lancio, non sostare in mare di fronte al nido, non illuminare le tartarughine e non scattare foto con il flash, non fare rumore, non premere sulla recinzione.
Semplicissime regole per rispettare questi cuccioli protetti dalla legge e il lavoro gratuito dei volontari che li salvaguardano.