Legambiente e i balneari insieme per proteggere i nidi delle tartarughe marine
Firmato il protocollo per tutelare i nidi di Caretta caretta nell’ambito di TurtleNest
[25 Marzo 2024]
Le tartarughe marine Caretta caretta nidificano sempre di più sulle spiagge italiane. «Un fenomeno positivo – dice Legambiente – ma che richiede attenzione. L’aumento delle temperature, legato al cambiamento climatico, ha ampliato l’areale di nidificazione di questa specie nel Mediterraneo». Il progetto Life Turtlenest, coordinato da Legambiente e realizzato con il contributo del programma LIFE dell’Unione Europea, nasce proprio per tutelare gli habitat di nidificazione della Caretta caretta e per aumentare il successo riproduttivo della specie. E in questo scenario è molto rilevante il ruolo dei balneari, fondamentale per la segnalazione e messa in sicurezza dei nidi, ma anche per mantenere l’habitat idoneo alla nidificazione, nonché informare e sensibilizzare il grande pubblico.
Per questo, Legambiente e Federazione italiana imprese balneari (FIBA – Confesercenti) hanno firmato un protocollo d’intesa per tutelare le tartarughe marine che nidificano sui litorali italiani e «Si impegnano a collaborare per l’attuazione di un programma comune, che prevede l’adozione di un codice di condotta, rivolto agli stabilimenti balneari per una corretta gestione delle spiagge e finalizzato alla tutela delle tartarughe marine e dei loro nidi».
Legambiente spiega che «L’accordo quadro a livello nazionale con i balneari si traduce in protocolli specifici a livello locale con i singoli gestori dei lidi. Gli stabilimenti, che decideranno di aderire, otterranno il riconoscimento di “Lidi amici delle tartarughe marine” a testimonianza del loro impegno. Legambiente concederà agli stabilimenti balneari un’apposita bandiera del progetto Life Turtlenest, che dovrà essere esposta in loco. Il riconoscimento potrà essere revocato in caso di inadempienza degli impegni assunti. In particolare, gli operatori balneari verranno formati per riconoscere le tracce di tartaruga marina e adottare le regole da seguire in caso di presenza di nidi o di piccoli. Verranno istruiti anche a diffondere le informazioni corrette ai turisti sui comportamenti più idonei per non danneggiare nidi e non spaventare gli esemplari in cerca di un luogo appartato».
Stefano Di Marco, project manager di Life Turtlenest, commenta: <“Siamo molto soddisfatti per la firma di questo protocollo che denota una crescente attenzione di questa categoria nei confronti della natura e dell’ambiente. Negli ultimi abbiamo registrato nella maggior parte dei casi un crescente interesse da parte dei gestori che vivono la presenza delle tartarughe un valore aggiunto anche per la loro attività Il 2023 è stato l’anno dei record con oltre 450 nidi registrati sulle coste italiane. Questo dato dimostra l’urgenza di creare una rete strutturata con diversi attori tra istituzioni, cittadini e, naturalmente operatori balneari per la tutela della Caretta caretta».
Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA Confesercenti, conclude: «Da sempre Fiba è impegnata nella tutela dell’ambiente attraverso il gruppo di lavoro della Commissione ambiente adottiamo tutte quelle pratiche volte a difenderne l’integrità, dalla cura delle spiagge alla difesa del mare. Ogni progetto volto a preservare la flora e la fauna, in particolare quella dell’ambiente marino, ci trova perciò sempre in prima linea proprio per la costante attenzione che quotidianamente poniamo alla sostenibilità e alla salvaguardia degli ecosistemi marini»