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La commissione Ambiente dell’Eurparlamento approva l’accordo del Trilogo

Legge per il ripristino della natura, via libera in Ue ma l'Italia vota (ancora) contro

Wwf: «La proposta ha incontrato una forte opposizione del Governo, scelta incomprensibile»
 |  Natura e biodiversità

Con 53 voti a favore, 28 contrari e 4 astensioni, oggi la commissione Ambiente dell’Europarlamento ha approvato l’accordo raggiunto nel Trilogo sulla legge per il ripristino della natura (Nature restoration law), che prevede obiettivi di ripristino del 20% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030.

L’approvazione definitiva è ormai a un passo: manca solo il voto in plenaria dell’Europarlamento, previsto tra il 26 e il 29 febbraio, e un passaggio formale del Consiglio.

Si avvicina dunque alla fine un percorso travagliato che ha visto indeboliti molti obiettivi della proposta originaria della Commissione Ue, soprattutto a causa dei partiti di destra – in particolare del Partito popolare europeo di Manfred Weber, che però nella votazione di oggi si è spaccato; l’accordo approvato oggi rappresenta dunque un compromesso che riflette le concessioni fatte al Ppe e al comparto agro-industriale.

«La proposta di regolamento ha anche incontrato una forte opposizione del Governo italiano e del ministero dell’Ambiente – spiega nel merito il Wwf Italia – che per due volte ha votato contro l’approvazione della legge. Opposizione confermata anche oggi dai partiti di maggioranza i cui deputati in Commissione hanno votato contro. Scelta incomprensibile per un Paese come l’Italia che da questo Regolamento ha solo da guadagnare anche in termini di risorse e che isola sempre più il nostro Paese sullo scenario europeo».

La stessa presidente Giorgia Meloni, intervenendo nel corso della campagna elettorale di Vox, si è espressa parlando di «fanatismo ultraecologista» in merito alla legge di riprestino della natura.

Al contrario, il risultato del voto odierno è anche frutto di diversi mesi di mobilitazione senza precedenti a sostegno della prima legge dell'Ue per il ripristino degli ecosistemi: più di 6.000 scienziati, oltre 100 imprese, 200 Ong, numerosi attivisti per il clima e più di un milione di cittadini hanno sollecitato e continuano a sollecitare le istituzioni a rendere questa legge una realtà.

«È incoraggiante vedere come il sostegno alla legge sia cresciuto con l’adozione dell’accordo tra le istituzioni Ue – commenta la coalizione #RestoreNature, composta da BirdLife Europe, ClientEarth, Eeb (di cui per l’Italia fa parte anche Legambiente) e Wwf – La commissione Ambiente si è impegnata ad approvare la legge prima delle prossime elezioni europee. È però deludente vedere alcuni eurodeputati non disposti a proteggere l'Europa e i suoi cittadini dagli impatti devastanti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità. Spetta ora all'intero Parlamento dare l’esempio e votare 'sì' alla legge sul ripristino della natura».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.