L’inquinamento da ozono minaccia la salute delle piante e rende più difficile per gli impollinatori trovare i fiori
L'inquinamento da ozono danneggia quasi immediatamente le foglie delle piante
[17 Ottobre 2022]
Lo studio “Ozone pollution disrupts plant–pollinator systems”, pubblicato su Trends in Ecology & Evolution da Evgenios Agathokleous e Zhaozhong Feng della Nanjing University of Information Science & Technology e da Josep Peñuelas della Global Ecology Unit di CREAF, Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC) e Universitat Autònoma de Barcelona, ha scoperto che l’inquinamento da ozono provoca danni diffusi alla vegetazione.
I ricercatori ricordano che «Nella stratosfera, l’ozono si forma naturalmente e aiuta a proteggere la terra dalla luce dannosa. Ma nelle regioni al di sotto della stratosfera, l’ozono è un inquinante dannoso formato dalla reazione di composti organici volatili e ossidi di azoto sotto la luce solare». Ma, negli ultimi decenni, l’aumento dei livelli di inquinamento da ozono ha anche impedito in parte l’impollinazione, influendo sul sostentamento sia delle piante che degli animali che le impollinano. nEllo studio, i ricercatori spiegano come un eccesso di ozono a livello del suolo può danneggiare il fogliame delle piante, cambiare i modelli di fioritura delle piante e fungere da barriera agli impollinatori che trovano fioriture.
L’ozono può essere sia amico che nemico del pianeta. Nella stratosfera, a 12 chilometri sul livello del mare, l’ozono si forma naturalmente e aiuta a proteggere la Terra dai raggi solari dannosi. Ma al di sotto di quella zona, l’ozono è un inquinante dannoso. Il gas di ozono troposferico è creato da una reazione fotochimica tra i composti organici volatili – emessi dalla vegetazione e comunemente presenti in sostanze come vernici e aerosol – e gli ossidi di azoto, che vengono rilasciati quando bruciano i combustibili fossili. I livelli di ozono troposferico sono aumentati perché un clima caldo sta creando le condizioni ottimali per la sua formazione.
Agathokleous evidenzia che «L’ozono può accelerare il tempo di fioritura e prolungare la durata della fioritura, influenzando le interazioni pianta-impollinatore. L’inquinamento da ozono cambia anche i colori dei fiori e interrompe i segnali visivi degli impollinatori. C’è molto rumore sugli effetti diretti degli agrofarmaci sugli impollinatori, un argomento di forte attenzione da parte della società, ma ora emerge che l’ozono è una minaccia silenziosa per gli impollinatori e quindi l’impollinazione. Questi impatti dell’ozono sono stati a lungo ignorati. L’inquinamento da ozono può influenzare i tempi e la durata della fioritura in modo tale che il verificarsi della fioritura sia asincrono rispetto alle attività degli impollinatori. Può anche cambiare il colore dei fiori, interrompendo i segnali visivi agli impollinatori. L’inquinamento da ozono può anche reagire direttamente con il polline, diminuendone la qualità, ma anche modificando indirettamente la quantità di polline».
Lo studio mostra anche che l’inquinamento da ozono danneggia quasi immediatamente le foglie delle piante, lasciando segni di lesioni di diversi colori e forme e scolorendo le foglie. Questo rende difficile la fotosintesi e la generazione di energia per la crescita delle piante. I ricercatori dicono che «Le piante emettono i propri composti organici volatili che agiscono come segnali chimici facilitando la comunicazione da una pianta all’altra e avvertono gli impollinatori della presenza di un fiore in attesa. L’inquinamento da ozono sembra interrompere queste firme chimiche».
Agathokleous conclude: «I cambiamenti nella composizione delle miscele volatili potrebbero anche avere gravi implicazioni per gli impollinatori perché potrebbero non riconoscere le piante ospiti e le loro qualità come facevano in passato. All’interno dei tessuti vegetali, l’inquinamento da ozono potrebbe ridurre la quantità di nutrienti essenziali per gli insetti, aumentare l’abbondanza di sostanze chimiche dannose per gli insetti che li ingeriscono e degradare la qualità complessiva dei tessuti vegetali».