
L’unica pianta che sincronizza la sua impollinazione con la luna piena: l’Efedra femmina

Nello studio “Moonlight pollination in the gymnosperm Ephedra (Gnetales)” su Biology Letters due scienziate dell’università di Stoccolma, Catarina Rydin e Kristina Bolinder, ricordano che «La maggior parte delle gimnosperme sono impollinate dal vento, ma alcune sono impollinate da insetti e le Ephedra (Gnetales) sono impollinate sia dal vento che dagli insetti. Tuttavia si conosce poco dei meccanismi e dell'evoluzione delle sindromi di impollinazione nelle gimnosperme».
Durante gli studi sul campo svolti per 4 stagioni, le due ricercatrici svedesi si sono accorte di una inattesa correlazione tra le fasi lunari ed una delle specie ce stavano studiando: l’Efedra femmina (Ephedra foeminea) e scrivono su Biology Letters : «E’ impollinato da ditteri e lepidotteri, la maggior parte dei quali è notturna, e la sua l'impollinazione coincide con la luna piena di luglio»
La Rydin e la Bolinder stavano studiando l’Efedra femmina perché affascinate dalla sua lunga storia evolutiva. Dei parenti dell’Ephedra esistevano già circa 130 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore, e probabilmente venivano mangiati dai dinosauri. La Rydin spiega: «Abbiamo scoperto per caso che l'impollinazione in gimnosperme Ephedra foeminea è correlata con la luna piena. A nostra conoscenza questo collegamento non era mai stato provato prima».
Questa evoluzione/adattamento potrebbe essere avvenuto in due modi: molti insetti notturni per orientarsi utilizzando la luna e il riflesso della luna piena sulle goccioline di liquido zuccherino che secerne l’Efedra femmina attrarrebbe gli insetti impollinatori. Infatti in una pianta molto simile, l’Ephedra distachya, l'impollinazione avviene non è collegata alla luna piena.
Rydin e Bolinder dicono che le altre specie di Ephedra hanno perso questo collegamento/attrazione con la luna piena quando hanno evoluto l’impollinazione legata al vento e quindi non hanno più avuto bisogno dei servizi degli insetti necessari per l'impollinazione.
A prima vista l’Efedra femmina non è certamente appariscente: è un groviglio di rami di un verde spento che la stessa Rydin definisce «Un grande arbusto rampicante, piuttosto brutto», dalle foglie piccolissime, vegeta tra sassi e scogliere e si aggrappa agli ulivi nella regione del Mediterraneo orientale. Ma quando questo arbusto è pronto per riprodursi diventa una specie di super-pianta notturna, trasformandosi in una massa fertile di coni rossi e gialli brillanti che secernono le goccioline di polline ad alto contenuto di zucchero, che attirano gli insetti.
In Italia l’Efedra femmina è presente in Puglia, ma la ricerca è stata svolta in Croazia e Grecia e le ricercatrici svedesi sottolineano che «La tempistica esatta dell’impollinazione dell’Ephedra foeminea varia notevolmente di anno in anno, ma è correlata con la luna piena di luglio». Quindi questa pianta sembra in grado di capire quando la Luna è piena, probabilmente grazie al cambiamento dell’intensità della luce notturna ed all’attrazione gravitazionale.
