Il misterioso ed enorme sciame di granchi nella montagna sottomarina di Panama (VIDEO)
La scoperta di una spedizione scientifica solleva nuove domande sulla vita sottomarina
[13 Aprile 2016]
Un team di scienziati della Woods Hole Oceanographic Institution (Whoi), Point Loma Nazarene University, San Francisco Estuary Institute e Smithsonian Tropical Research Institute, che svolgeva una ricerca sulla biodiversità su una montagna sottomarina dell’Hannibal Bank, al largo di Panama si è imbattuto in uno spettacolo mai visto: migliaia di granchi rossi che sciamano sul fondo marino in acque con pochissimo ossigeno. L’eccezionale video che hanno girato (che pubblichiamo) è alla base dello studio “A crab swarm at an ecological hotspot: patchiness and population density from AUV observations at a coastal, tropical seamount” pubblicato su PeerJ .
Jesús Pineda, un biologo della Whoi a capo delle crociere scientifiche, ha definito affascinante l’incontro con i granchi. Il team che si è imbattuto in questo spettacolo della natura stava lavorando a bordo della nave da ricerca Alucia ed ha girato il video dello sciame granchi durante un’immersione con un sommergibile Deep Rover 2 con equipaggio proprio nell’ultima missione subacquea della spedizione il 12 aprile 2015.
Pineda, che è anche il principale autore dello studio, spiega: «Quando ci siamo immersi col sottomarino, abbiamo notato l’acqua diventava più scura, mentre ci avvicinavamo al fondo. C’era questo strato torbido, e non si poteva vedere qualcosa al di là di esso. Vedevamo solo questa nube, ma non aveva idea di che cosa la stesse causando. Come ci siamo spostati lentamente verso il fondale marino, tutto ad un tratto abbiamo visto queste cose. In un primo momento, abbiamo pensato che fossero rocce o strutture biogene. Una volta che li abbiamo visti in movimento, brulicanti come insetti, non potevamo crederci».
Successivamente, grazie al sequenziamento del DNA, i granchi sono stati identificati come Pleuroncodes planipes, una specie abbondante nella Baja California e che sono stati trovati trovati nelle acque al largo della costa occidentale della Baja California, nel Golfo della California e documentati nella California Current, quindi la loro scoperta nei fondali privi di ossigeno dell’Hannibal Bank rappresenta un’estensione del loro areale molto più a sud. Infatti Pineda sottolinea: «Nessuno aveva mai scoperto questa specie così a sud. Trovare una specie all’estremo del suo areale e che sia così abbondante è molto insolito».
La grande massa brulicante di granchi rossi è stata osservata lungo il versante nord-ovest dell’Hannibal Bank Seamount a una profondità tra i 355 e i 385 metri in una zona in ipossia. Pineda spiega che «Questi granchi erano stati rilevati prima in condizioni di scarsità di ossigeno simili . Potrebbe essere che queste acque scarse di ossigeno forniscano un rifugio dai predatori a questa specie».
I Pleuroncodes planipes vengono chiamati anche tuna crab perché sono le prede favorite dei tonni pinna gialla, sono un’importante fonte di cibo per una varietà di altri pesci, uccelli e mammiferi marini. Migrano lungo la colonna d’acqua, il che li rende vulnerabili anche ai cambiamenti delle correnti.
Pochi mesi dopo la spedizione, decine di migliaia di granchi rossi si sono spiaggiati sulle coste della California meridionale, un fenomeno che sembra dovuto al riscaldamento dell’oceano provocato da El Niño. I ricercatori si sono subito chiesti se fossero la stessa specie dei granchi rossi che brulicano nelle profondità dell’Hannibal Bank e, dopo aver prelevato nel giugno 2015 dei granchi morti su una piaggia di San Diego, , l’analisi del DNA ha rivelato che i granchi panamensi e californiani sono proprio della stessa specie.
Nathaniel Evans, del museo di Storia Naturale della Florida- Gainesville, che non ha partecipato alla ricerca, è impressionato: «Sapevamo che le popolazioni di questi granchi possono esplodere a seguito di periodi con temperature più calde, ma non avevamo osservato cosa sta succedendo in habitat più profondo».
Altri crostacei, comprese le aragoste, si aggregano per alimentarsi o durante la stagione di accoppiamento o per compiere migrazioni, ma Pineda non pensa nessuno di questi motivi spieghi lo sciame di granchi compatto e con tutti i singoli individui che si muovevano nella stessa direzione: «Gli sciami di insetti tendono a dirigersi nella stessa direzione, ma non sappiamo dove si stavano dirigendo i granchi rossi o perché si stavanospostando». Inoltre lo sciame era più densa nel mezzo e con meno individui verso i bordi, «Questo tipo di modello è molto raro per gli organismi inferiori», dice Pineda
I ricercatori della Whoi evidenziano che «Le montagne sottomarine sono “hotspots” ecologici che ospitano fiorenti comunità di specie uniche. Poiché meno dell’1% di queste montagne sottomarine sono state studiate, i meccanismi che li rendono così biologicamente produttivi non sono ben compresi». L’obiettivo della spedizione di Panama era quello di capirne di più sui processi biologici e fisici che rendono l’Hannibal Seamount un ecosistema così ricco. Un team interdisciplinare, che comprendeva oceanografi fisici, biologi, scienziati del software e ingegneri robotici, ha utilizzato due sommergibili con equipaggio per ottenere campioni biologici, mentre l autonomous underwater vehicle (AUV) Seabed l’ autonomous surface vehicle Jetyak sono stati utilizzati per la mappatura e l’imaging della ontagna sottomarina e per misurare le correnti.
Walter Cho, un biologo a Point Loma Nazarene University e coautore della ricerca, spiega a sua volta: «Questo studio è un esempio di come si possa utilizzare in modo efficace i olteplici strumenti attualmente disponibili per studiare l’habitat di alto mare”. Il fatto che siamo riusciti a combinare l’uso di sommergibili per esplorare, osservare e campionare e quindi utilizzare un AUV per il follow-up delle osservazioni dell’aggregazione di granchi e ottenere dati quantitativi è davvero forte».
I ricercatori hanno in programma di tornare all’Hannibal Bank Seamount per studiare ulteriormente il motivo per cui queste montagne sommerse riescino a sostenere livelli di biodiversità così alti. Inoltre, le aree delle acque profonde dell’Hannibal Seamount, quasi prive di ossigeno disciolto e acide, danno gli scienziati l’opportunità di indagare come potrebbero essere le comunità viventi del futuro, quando l’oceano muterà a causa dei cambiamenti climatici provocati dalle emissioni di gas serra. «Speriamo di verificare le ipotesi sul ruolo che questi granchi svolgono nella produttività della montagna sottomarina – conclude ferma Pineda – E’ noto che pesci di grandi dimensioni si aggregano ad Hannibal e potrebbero nutrirsi di granchi».