E’ nato il Comitato elbano per il Sì al referendum. Molte le prime adesioni

Aderiscono anche Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista

[18 Marzo 2016]

Era molto affollata e piena anche di persone che normalmente non partecipano agli appuntamenti politici tradizionali la Saletta della Confesercenti di Portoferraio che ha ospitato la nascita del comitato elbano “Vota SI per fermare le trivelle”, che lavorerà per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare SI per abrogare la norma (introdotta con l’ultima legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze. La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia dalla costa, rende “sine die” le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare.

Inoltre, nel caso di mancato quorum, nell’Arcipelago Toscano potrebbe ripresentarsi il rischio delle trivellazioni per petrolio e gas, visto che nel 2010 la multinazionale australiana Key Petroleum, dopo ricerche durate anni a nord e a sud dell’Elba, trovò giacimenti tra Pianosa e Montecristo e avanzò richiesta di trivellazioni e sfruttamento su un’area di 660 Km2, richieste temporaneamente bloccate, grazie alla mobilitazione di elbani e turisti, dall’allora ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, ma poi riemerse con il Governo Monti e ancora nel 2014.

Le prime associazioni ad aderire al Comitato elbano “Vota Sì per fermare le trivelle sono state: A piedi nel Parco, Comitato Elba Rifiuti Zero, Italia Nostra, Legambiente, Marelibero, Messaggeri del Mare

Tra le forze politiche elbane l’adesione è molto variegata: Fratelli’ d’Italia, Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana. All’incontro erano presente anche rappresentanti di Confesercenti  e operatori i balneari, che si sono già espressi per il Sì a livello nazionale attraverso Assoturismo.

Molte le adesioni personali, compresa quella dell’ex Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Beppe Tanelli, mentre il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago, Giampiero Sammuri, aderisce alla campagna nazionale per il Sì al referendum come presidente di Federparchi.

I primi firmatari del Comitato nazionale “Vota SI per fermare le trivelle” sono:  Adusbef, Aiab, Alleanza Cooperative della Pesca, Arci, ASud, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Associazione Comuni Virtuosi, Coordinamento nazionale NO TRIV, Confederazione Italiana Agricoltori, Federazione Italiana Media Ambientali, Fiom-Cgil, Focsiv – Volontari nel mondo, Fondazione UniVerde, Giornalisti Nell’Erba, Greenpeace, Kyoto Club,  La Nuova Ecologia, Lav, Legambiente, Libera, Liberacittadinanza, Link Coordinamento Universitario, Lipu, Innovatori Europei, Marevivo, MEPI–Movimento Civico, Movimento Difesa del Cittadino, Pro-Natura, QualEnergia, Rete degli studenti medi, Rete della Conoscenza, Salviamo il Paesaggio, Sì Rinnovabili No nucleare, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, Unione degli Studenti, Wwf. Ai quali si sono aggiunte moltissime associazioni della società civile, associazioni di categoria e forze politiche.

Il Comitato elbano, che è aperto ad altre adesioni di associazioni, forze politiche, sindacati, amministratori pubblici e cittadini, sottolinea che «Far esprimere i cittadini sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è la vera posta in gioco di questo referendum. Il comitato elbano si pone l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum in tutti i Comuni  e far crescere la mobilitazione, spiegando che il vero quesito è: “vuoi che l’Italia, l’Isola d’Elba e l’Arcipelago Toscano  investano sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”».

Il Comitato elbano “Vota Sì per fermare le trivelle” rilancia l’appello il Comitato nazionale – costituito da 9 Regioni italiane, 7 di centrosinistra e 2 di centrodestra –  che sottolinea: «Il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale? Noi vogliamo  che il nostro Paese  prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto».

Ecco i referenti del Comitato per ogni Comune, ai quali ci si può rivolgere per avere informazioni e per organizzare iniziative:

Capoliveri: Simona Formante – simonaformante@gmail.com

Marciana: Francesca Magnanini – niseaprima@alice.it

Marciana Marina: Umberto Mazzantini – legambientearcipelago@gmail.com

Campo nell’Elba: Isa Tonso – etnobazar@hotmail.com

Porto Azzurro: Claudia Lorenzini – claudia.lore@libero.it

Portoferraio: Antonio Mori – antonio_viadana@email.it

Rio Marina/Rio nell’Elba: Susanna Mascioli – susanna.mascioli@yahoo.it