Nature restoration law: un voto per cambiare la storia. Ma Ppe e destre vogliono far saltare tutto

3.339 scienziati europei a favore della legge per il ripristino degli habitat naturali. Appello ambientalista agli eurodeputati

[14 Giugno 2023]

Alla vigilia del voto in Commissione ambiente del Parlamento europeo (ENVI) sulla Nature Restoration Law, il regolamento europeo per il ripristino degli habitat naturali minacciati. Lipu – BirdLife Italia ricorda che «3.339 scienziati e milioni di cittadini italiani ed europei chiedono un voto per cambiare la storia europea e mettere finalmente la natura al centro del loro futuro».

Al voto in Commissione il 15 giugno seguiranno la decisione del Consiglio dei ministri dell’ambiente, prevista a Lussemburgo il 20 giugno, e il voto dell’Assemblea plenaria dell’europarlamento a luglio.

Il direttore generale della Lipu-BirdLife Italia, Danilo Selvaggi, sottolinea che «Mai l’Unione europea è stata così vicina al cambiare passo sulle politiche di conservazione della natura e sulla sostenibilità in generale. La Nature Restoration Law è una proposta di legge che può rivoluzionare nel concreto i programmi di tutela e buon uso della natura, con vantaggi per la biodiversità, l’adattamento climatico, i servizi ecosistemici, la sicurezza del territorio, il benessere psicofisico delle persone. Lo confermano i 3339 scienziati europei che hanno chiesto pubblicamente l’approvazione della legge evidenziandone la bontà».

E Selvaggi attacca le forze del centro-destra e dell’estrema destra che si sono coalizzate per far saltare l’approvazione della legge: «La narrazione contraria alla proposta di legge, del Partito Popolare europeo e delle lobby specialmente agricole e forestali, è fallace e strumentale e non porta alcun reale contributo alla soluzione dei grandi problemi, ambientali e non solo, come fa invece la proposta di Regolamento sugli habitat.  Di tutto questo la Lipu ha informato, con la campagna #WeAreNature, oltre 6 milioni di persone, ricevendo enormi riscontri sull’importanza della legge e sul fatto che per i cittadini italiani ed europei è tempo di mettere la natura al centro. Votino convintamente, gli europarlamentari della Commissione Ambiente. L’occasione è imperdibile».

L’European Policy Office del Wwf spiega cosa sta succedendo: «La Nature Restoration è la risposta dell’Ue per affrontare gli impatti devastanti dei cambiamenti climatici e del declino della biodiversità e una componente chiave della strategia per la biodiversità della Commissione von der Leyen nell’ambito dell’European Green Deal Tuttavia, il futuro di questa proposta storica e del pilastro della biodiversità sono a rischio, a seguito di una campagna di disinformazione senza precedenti condotta dal Partito popolare europeo (PPE) nel tentativo di uccidere la proposta di legge. Senza fornire alcuna prova scientifica a sostegno delle loro affermazioni, dicono ad esempio che il ripristino della natura “abbatterà i villaggi“, o non offrirà una soluzione alternativa per prevenire siccità, inondazioni e incendi che attanagliano l’economia europea. Alla fine di maggio il PPE ha raggiunto il suo punto più basso quando il gruppo si è ritirato dalle  trattative sulla legge in corso da mesi. Ironia della sorte, affermando di difendere gli interessi degli agricoltori, il PPE ha rifiutato di negoziare emendamenti che potrebbero garantire un nuovo fondo per gli agricoltori che introducano misure di ripristino e quindi aumentino la resilienza della loro terra».

Mentre il PPE, in vista delle elezioni europee e patendo la concorrenza negazionista climatica dell’estrema destra, lanciava questa campagna allarmista contro una legge proposta dalla von der Leyen  che è la sua massima esponente europea, altri gruppi politici del parlamento europeo come i liberali di Renew, i Socialisti & Democratici, i Verdi e la Sinistra si sono impegnati ad approvare un pacchetto di compromesso che sarà votato il 15 giugno nella commissione ENVI. Anche se a maggio altre due commissioni – Agricoltura e Pesca – hanno respinto a maggioranza la proposta, la commissione ENVI è quella competente per questo dossier e il suo voto a sostegno della legge invierebbe un segnale forte in vista della votazione plenaria prevista nella settimana del 10 luglio.

In un appello congiunto agli europarlamentari, la coalizione #RestoreNature, composta da WwfEU, BirdLife Europe & Central Asia, ClientEarth e EEB, afferma: «L’imminente voto ha molto più peso del semplice sostegno o rifiuto della Nature Restoration Law. Dimostrerà se il Parlamento europeo considera la natura e la biodiversità una componente fondamentale dell’European Green Deal. I tentativi di uccidere la Nature Restoration Law e svuotare il Green Deal di un atto legislativo chiave in materia di biodiversità mettono essenzialmente a rischio il futuro di tutti noi. Quando oltre 800.000 cittadini chiedono una legge forte, i membri della commissione ENVI devono dare un segnale chiaro che il Parlamento europeo rimane impegnato nel Green Deal».