Negli Usa i lupi grigi sono di nuovo protetti
Un giudice federale boccia il delisting di Trump e ripristina l’Endangered Species Act Protection
[16 Febbraio 2022]
Il 10 febbraio, una sentenza del giudice federale Jeffrey White della Corte distrettuale del Northerm District of California ha ripristinato la protezione dei lupi grigi, annullando il regolamento approbvato da Donald Trump che rimuoveva la protezione dei lupi dell’Endangered Species Act in gran parte degli Usa. La sentenza vieta la caccia e la cattura dei Lupi in tutti fgli Stati Usa, ad eccezione dei territori delle Montagne Rocciose settentrionali.
La sentenza non ripristina la protezione dei lupi nelle Montagne Rocciose settentrionali, poiché in quella regione avevano già perso la protezione prima del delisting contestata in questa causa. Tuttavia, in risposta a una petizione di emergenza del Center for Biological Diversity e dei suoi partner, il Fish and Wildlife Service ha stabilito a settembre che la protezione delle specie nelle Montagne Rocciose settentrionali potrebbe essere giustificata sulla base in gran parte delle nuove leggi in Idaho e Montana che autorizzano lo sterminio dei lupi.
L’Amministrazione Trump aveva cancellato il lupo grigio dalle specie tutelate dopo 45 anni di protezione. Una decisione presa contro il parere degli esperti che avevano fatto notare che il recupero delle popolazioni di lupo negli Usa era avvenuto ssolo grazie alla loro tutela. Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali, Joe Biden, anche se aveva espresso preoccupazione per la sorte dei lupi, non ha ripristinato le protezioni tolte da Trump. Ci ha pensato la sentanza del 10 febbraio che ripristina le protezioni federali per i lupi in 44 Stati.
Per Collette Adkins, direttrice conservazione dei carnivori del Center for Biological Diversity (CBD), «Questa è una grande vittoria per i lupi grigi e per le molte persone in tutto il Paese che si preoccupano così fortemente di loro. Spero che questa sentenza convinca finalmente il Fish and Wildlife Service ad abbandonare i suoi sforzi di lunga data e fuorvianti per rimuovere le protezioni federali contro i lupi. L’Agenzia dovrebbe invece lavorare per ripristinare questi grandi carnivori ecologicamente importanti in luoghi come le Montagne Rocciose meridionali e il nord-est degli Stati Uniti».
Infatti, riferendosi proprio al il Fish and Wildlife Service Usa. nella sua sentenza di 26 pagine, il giudice White ha scritto: «L’analisi del Service si basava su due popolazioni principali di lupi per rimuovere i lupi a livello nazionale e non è riuscita a fornire un’interpretazione ragionevole dello standard “porzione significativa del suo areale”». Per questo ha bocciato il regolamento di Trump e ha ripristinato le protezioni dei lupi nella regione dei Grandi Laghi, negli Stati della costa occidentale e nelle Montagne Rocciose meridionali.
Il recupero del lupo grigio negli Usa dovrebbe essere considerato un successo della conservazione della natura americana. Prima dell’arrivo degli europei, i lupi grigi erano presenti in grandi branchi ovunque, poi sono stati cacciati, intrappolati e avvelenati per decenni. Nel 1967 c’erano meno di 1.000 lupi che vivevano ormai in un’area remota del l Midwest. SDolo nel 1978 l’US Fish and Wildlife Service ha protetto i lupi grigi ai sensi dell’Endangered Species Act. Oggi ci sono popolazioni di lupi in ripresa in Minnesota, Wisconsin, Wyoming, Montana e Idaho e i lupi sono ritornati negli Stati di Washington, Oregon e California, mentre non sono ancora presenti in Stati come Maine, Colorado e Utah.
Nel 2020, 1,8 milioni di statunitensi presentarono osservazioni contro il delisting di Trump e 86 senatori e deputati federali, 100 scienziati, 230 imprese e Jane Goodall del Jane Goodall Institute e 367 veterinari, firmarono una lettera contro la rimozione delle protezioni per i lupi. Anche studi commissionati dallo stesso Fish and Wildlife Service hanno rilevato che la proposta dell’Agenzia ignorava la scienza e sembrava giungere a una conclusione predeterminata, con un supporto scientifico inadeguato.
Dopo che il lupo grigio è stato rimosso dalle protezioni dell’Endangered Species Act, il Wisconsin ha subito autorizzato la caccia al lupo che si è trasformata in una mattanza: cacciatori con mute di cani hanno massacrato 218 lupi in tre giorni, superando la quota d fissata di quasi 100 animali. Nell’Idaho e nel Montana , dove i lupi sono stati privati delle protezioni federali 10 anni fa, gli Stati hanno subito consentito un aumento degli abbattimenti dei lupi.
La Adkins ricorda che «Più e più volte, abbiamo dovuto portare la lotta per i lupi nei tribunali. Sono sollevata per il fatto che la corte abbia sistemato le cose, ma sono rattristata perché centinaia di lupi abbiano sofferto e siano morti sotto questo regolamento di rimozione illegale. Ci vorranno anni per riparare il danno arrecato alle popolazioni di lupi».
La vittoria dei lupi e degli ambientalisti è il risultato di una causa intentata da Earthjustice per conto di CBD, Defenders of Wildlife, Humane Society of the United States, Sierra Club, National Parks Conservation Association e Oregon Wild e Kristen Boyles, avvocato di Earthjustice, ha commentato seccamente: «I lupi hanno bisogno di protezione federale, punto. Il Fish and Wildlife Service dovrebbe vergognarsi di difendere il delisting del lupo grigio e dovrebbe agire immediatamente per ripristinare le protezioni dell’Endangered Species Act per tutti i lupi grigi, compresi quelli in Idaho, Wyoming e Montana».
Esultano anche le altre associazioni ambientaliste. Per Jamie Rappaport Clark, CEO e presidente di Defenders of Wildlife. «La sentenza è una vittoria significativa per i lupi grigi e per tutti coloro che apprezzano la natura e il ruolo dell’opinione pubblica nella protezione di queste incredibili creature. Ripristinare le protezioni federali significa che questi animali di vitale importanza riceveranno il supporto necessario per riprendersi e prosperare negli anni a venire».
Danielle Moser, coordinatrice del programma fauna selvatica di Oregon Wild, ricorda che «L’anno scorso abbiamo visto 8 lupi avvelenati illegalmente in Oregon con i colpevoli che sono ancora in libertà. Le protezioni ripristinate sono parte integrante per compensare questa perdita devastante non solo nel nostro Stato ma in tutto il West».
Secondo Kitty Block, presidente e CEO di Humane Society Usa, la sentenza «E’ una vittoria monumentale per i lupi che ora saranno protetti dai bagni di sangue sponsorizzati dallo Stato. Dopo che l’ennesimo delisting del lupo è stato annullato dalla corte federale, l’US Fish and Wildlife Service dovrebbe finalmente imparare la lezione. Invece di continuare a escogitare scuse contorte per privare questi amati animali delle protezioni legali, l’agenzia deve sviluppare un piano per un recupero significativo in tutto l’areale della specie e garantire che gli Stati non decimeranno le loro popolazioni di lupi».
Bart Melton, direttore del programma fauna della National Parks Conservation Association, aggiunge: «In un anno in cui molti lupi sono stati uccisi vicino ai parchi nazionali, la sentenza ci dà un’enorme speranza per il futuro di questi animali. I lupi sono una specie iconica e una parte fondamentale di molti ecosistemi dei parchi nazionali. Mentre i lupi continuano a tornare nei territori dei parchi nazionali, questa decisione fornirà loro protezioni per le generazioni a venire.
Bonnie Rice, senior campaign representative di Sierra Club, conclude: «La sentenza che ripristina le tanto necessarie protezioni federali significa che i lupi avranno la possibilità di riprendersi completamente e svolgere i loro importanti ruoli ecologici e culturali in tutto il Paese. nvece di rimuovere prematuramente le protezioni per i lupi, il Fish and Wildlife Service dovrebbe impegnarsi una volta per tutte al loro pieno recupero, incluso il ripristino immediato delle protezioni per i lupi nelle Montagne Rocciose settentrionali».