Nidificazione della tartaruga marina a Cecina: l’Osservatorio Toscano per la Biodiversità definisce le linee di intervento
Gestione della nidificazione di tartaruga Caretta caretta a Marina di Cecina e per formare i volontari che si dedicheranno al monitoraggio del nido
[24 Luglio 2019]
In questa estate 2019 si sono registrati, ad oggi, tre nidi di tartaruga marina Caretta caretta lungo le nostre coste toscane: Cecina, Rimigliano e Marina di Grosseto (Le Marze) e, data l’importanza di questi eventi, che confermano la nostra regione come nuovo sito di nidificazione per questa specie marina ed il più settentrionale di tutto il bacino Mediterraneo, sono oggetto di attenzione da parte della Regione Toscana attraverso l’ Osservatorio Toscano per la biodiversità (OTB).
In particolare, il primo evento di nidificazione di tartaruga marina è avvenuto nella notte fra il 24 e 25 giugno scorso a Cecina presso il Bagno Aurora a Marina di Cecina.
Per definire le linee di intervento per la gestione di questo straordinario evento che prevedono il coordinamento scientifico dell’evento di schiusa delle uova di tartaruga marina a cura dell’OTB, si è tenuto ieri, presso la biblioteca comunale di Cecina, un incontro di fomazione ed informazione coordinato da Sergio Ventrella, rappresentante della Regione Toscana per OTB che ha visto la partecipazione del Sindaco di Cecina, dell’assessore all’ambiente, sviluppo e innovazione Gabriele Bulichelli, della Capitaneria di Porto e dei soggetti tecnici appartenenti alla Rete toscana dell’OTB.
Tra questi sono intervenute di Cecilia Mancusi del Settore Mare di ARPAT, Letizia Marsili dell’Università di Siena, Giuliana Terracciano dell’IZSLT sezione di Pisa, e gli altri esponenti della rete toscana dell’OTB, Luana Papetti di TartAmare e Giovanni Raimondi dell’Acquario di Livorno a cui ha fatto seguito un dibattito per approfondire tutti gli aspetti relativi alla gestione del nido anche con la rete dei volontari delle associazioni ambientaliste di Cecina e del Wwf Livorno che stanno partecipando attivamente al monitoraggio del nido di Caretta caretta presso lo stabilimento Aurora a Cecina .
La gestione del volontariato per la sorveglianza notturna del nido, che partirà dal 5 agosto, sarà affidata ad Acquario di Livorno e Wwf Livorno. I turni saranno comunque comunicati quotidianamente al delegato comunale e OTB invierà al Comune e al Wwf l’elenco dei soggetti idonei ed autorizzati a svolgere le attività necessarie durante il monitoraggio del nido. La Regione Toscana invierà una nota informativa a tutti i partner dell’Osservatorio regionale per invitarli a partecipare ai turni di sorveglianza del nido e a svolgere supporto alle attività scientifiche necessarie.
Molto importanti gli aspetti relativi alla comunicazione di informazioni da divulgare a turisti e visitatori su questo importante evento e, soprattutto, su quali saranno le modalità operative e le norme di comportamento da osservare; a questo proposito la Regione Toscana predisporrà ed invierà al Comune e agli altri soggetti una schema di volantino e di cartellonistica.
In attesa del momento della schiusa delle uova Cecilia Mancusi (vedi presentazione) ha ricordato ai volontari del nido dello stabilimento Aurora a Cecina, le tre fasi delle attività previste:
la prima fase prevede a partire dal 5 agosto (42° giorno dalla deposizione delle uova) un presidio h 24 del nido, durante il quale sarà misurata la temperatura della sabbia ogni ora per capire l’avvicinarsi della schiusa che, normalmente, è preceduta dalla formazione di un piccolo cratere sulla superficie della sabbia, in corrispondenza della camera delle uova.
La seconda fase sarà quella del monitoraggio delle emersioni che può durare anche alcuni giorni e sarà caratterizzata dalla registrazione di data, orario e numero delle emersioni e misurazione della lunghezza dei tartarughini che passeranno accanto ad una cordella metrica posizionata lungo il corridoio.
La terza ed ultima fase inizierà dopo circa 3 o 4 giorni dall’emersione dell’ultimo tartarughino dalla sabbia; durante questa fase il nido sarà scavato e poi ispezionato per controllare se ci fossero ancora uova integre, rotte o piccoli vivi o deceduti; saranno raccolti i dati sulla camera e sui resti delle uova.
ARPAT e Regione Toscana predisporranno ed invieranno nei prossimi giorni le istruzioni tecniche operative per la gestione del nido e della schiusa; la Capitaneria di Porto garantirà un passaggio periodico del proprio personale nei pressi del nido e durante la schiusa presidierà le azioni di coordinamento insieme ad OTB.
Essendo il periodo di massima affluenza turistica, il Comune di Cecina garantirà la sicurezza di accesso al nido, soprattutto nel periodo della schiusa, e coordinerà le azioni di comunicazione conseguenti all’evento. Sempre con questa finalità verrà costruita, una recinzione in telo ombreggiante e un doppio corridoio verso il mare a partire dal 5 agosto fino ai primi di settembre.
La campagna di comunicazione-informazione Chi trova un nido trova un tesoro portata avanti dai soggetti della Rete dell’Osservatorio per la Biodiversità della Regione Toscana sta dando i suoi frutti, come conferma l’ultima segnalazione di tracce di tartaruga avvistate domenica 21 luglio da parte di una guardia ambientale volontaria sulla spiaggia del Tombolo di Cecina, nel comune di Bibbona.
Nel pomeriggio di domenica operatori di Arpat, Capitaneria di Porto, associazione TartAmare e Aquario di Livorno, che operano all’interno della rete dell’OTB della Regione Toscana, sono intervenuti sulla spiaggia del Tombolo di Cecina per verificare se le tracce segnalate al mattino da un volontario alla Capitaneria di Porto corrispondevano ad una effettiva presenza di una nidificazione.
Al momento la presenza delle uova non è stata confermata e quindi si è probabilmente trattato di una perlustrazione della spiaggia da parte della tartaruga ma questo episodio ci mette in allerta ed è molto importante che quel tratto di spiaggia da Cecina a San Vincenzo sia monitorato con attenzione nelle prossime 24/36 ore. Questo conferma l’importanza del lavoro dei volontari che sono già presenti sulla spiaggia fin dalle prime luci dell’alba per segnalare la presenza di tracce.
di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana