Nominata la commissione interministeriale per la revisione del Codice ambientale

Decreto Pichetto – Casellati: entro il 30 settembre lo schema di legge delega. Garantita partecipazione e ascolto associazioni

[21 Febbraio 2024]

I ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e delle riforme e della semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati hanno nominato con un decreto una Commissione interministeriale di 33 esperti che dob vranno occuparsi del «Riassetto e la codificazione delle normative in materia ambientale, per raccogliere in un unico testo le normative, in coerenza con i nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione».

In una nota i ministeri spiegano che «La nuova Commissione, che opera a titolo completamente gratuito, è presieduta dal Professor Eugenio Picozza quale Presidente e dall’Avvocato Generale Pasquale Fimiani con funzioni di Copresidente. Vi prendono parte magistrati, giuristi, accademici, ingegneri, rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia, rappresentanti delle associazioni di protezione ambientale Italia Nostra, Legambiente e Wwf».

Secondo il decreto, che inizia ad attuare decisioni precedenti delle quali abbiamo dato conto su greenreport.it,  «Il Codice dell’Ambiente necessità di una profonda attività di revisione, anche alla luce delle recenti modifiche apportate alla Costituzione e dei principi euro-unitari e internazionali».

La Commissione ha come obiettivo quello di fornire entro il 30 settembre 2024 uno schema di legge delega per il riassetto e la codificazione delle normative vigenti in materia ambientale, per «Raccoglierle in un unico testo normativo».

Inoltre, la Commissione dovrà elaborare lo schema di uno o più decreti legislativi attuativi della legge delega, entro e non oltre il 30 giugno 2025. Il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica spiega di aver voluto «Individuare tempi più ampi per la predisposizione degli atti rispetto a quelli originariamente previsti, allo scopo di promuovere la partecipazione delle varie espressioni della società».

I lavori saranno coordinati dai capi di gabinetto dei due ministeri. La nuova Commissione può dividersi in Sottocommissioni, si avvale di una Segreteria tecnica e può essere accompagnata nella sua attività da ulteriori 38 esperti, sempre operanti a titolo gratuito.

Su aspetti specifici, potrà essere acquisito il parere della Commissione VIA-VAS, di ISPRA, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA), del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto (RAM) e della Guardia di Finanza. Se necessario, per favorire il più ampio ascolto, potranno essere invitati a partecipare alle sedute di lavoro istituzioni, stakeholder, associazioni di categoria, enti e società “in house” vigilati dal MASE.