Enpa: «E’ contro l’Europa, saremo condannati da Bruxelles, pagheranno tutti gli italiani»

Norme ammazza orsi e lupi in Trentino, nuovo blitz estivo di Fugatti

Il presidente della Provincia autonoma approfitta delle ferie e le imbosca nella legge di bilancio

[18 Agosto 2023]

Con quello che l’Ente nazionale protezione animali (EnpaI), definisce «il più classico dei provvedimenti balneari», il presidente della Provincia autonoma di Trento (PAT), il leghista Maurizio Fugatti, ha colto l’occasione delle ferie agostane per infilare nella legge di assestamento del bilancio approvata dalla Provincia l’8 agosto un provvedimento “ammazza-orsi” e “ammazza-lupi”.

Per l’Enpa  la legge numero 9 non è altro che un cavallo di Toia per far passare «le gravissime norme “tritacarne” volute da Maurizio Fugatti» che «non solo esautorano l’ISPRA dalla gestione della fauna selvatica – la PAT potrà autorizzare le uccisioni senza dover chiedere il parere (preventivo) dell’Istituto – ma prevedono una licenza di sparare “a vista”. Orsi e lupi, infatti, potranno essere freddati qualora si dovessero avvicinare a centri residenziali, anche disabitati, oppure nel caso in cui dovessero causare “danni” a non meglio precisati “patrimoni”. Inoltre le norme “tritacarne” di Fugatti condannano a morte pure quegli animali che genericamente seguissero delle persone, senza fissare alcun ulteriore criterio. Peraltro, la disarmante approssimazione con cui è stato scritto questo previsione non chiarisce se tale condizione ricorra anche nel caso in cui l’inseguimento fosse una normale e naturale reazione di difesa dell’animale ad una situazione di disturbo (più o meno intenzionale)».

L’Enpa spiega che «dopo la doppia bocciatura del Consiglio di Stato, che ha sospeso prima la condanna a morte degli orsi JJ4 e MJ5, poi quella di due lupi della Malga Boldera, Maurizio Fugatti ha creato le premesse per un’altra stroncatura: quella di Bruxelles. Il provvedimento “tritacarne” è in evidente conflitto con la direttiva Habitat, la quale prevede deroghe eccezionali allo status di protezione rafforzata di cui godono orsi e lupi, ma le vincola a precise e stringenti condizionalità che devono essere chiaramente dimostrate dagli Stati membri e che non sono certo soddisfatte dalle vaghe, generiche, approssimative norme volute da Fugatti. Sarà nostra cura portare all’attenzione dell’Unione europea questa gravissima e inaccettabile situazione».

E l’associazione animalista conclude ricordando che «l’altro cardine su cui poggia la direttiva Habitat è quello della prevenzione. «Il mondo scientifico e l’esperienza  hanno dimostrato che solo l’applicazione combinata di due o più metodi preventivi è realmente in grado di ottimizzare la convivenza con gli animali selvatici e di prevenire eventuali predazioni». Ma sulla prevenzione il provvedimento agostano di Fugatti è, ancora una volta, colpevolmente omissivo. «Ciò non ci sorprende – prosegue l’associazione – poiché questa ormai è diventata la “cifra” della sua amministrazione: una guerra senza quartiere e senza fine contro gli animali selvatici. Tuttavia, ricordiamo a Fugatti che fare prevenzione non è un’opzione, è un obbligo di legge che è stato più volte disatteso, come nel caso dei cassonetti anti-orso». Per questo, l’Ente nazionale protezione animali chiede alla magistratura di aprire un fascicolo di indagine sulle omissioni della PAT. Omissioni che, in caso di condanna dell’Europa, faranno pagare a tutti gli italiani il salatissimo conto della campagna elettorale di Fugatti».