Nuovo appello Unep all’Iran: liberate Niloufar Bayani e gli altri 7 ambientalisti
Arrestati nel 2018 mentre studiavano il ghepardo persiano e mai più rilasciati
[14 Febbraio 2023]
Nel febbraio 2018, Niloufar Bayani e altri 7 ambientalisti della Persian Wildlife Heritage Foundation –Niloufar Bayani, Taher Ghadirian, Houman Jowkar and Sepideh Kashani, Amirhossein Khaleghi Hamidi, Abdolreza Kouhpayeh, Sam Radjabi and Morad Tahbaz –.sono stati imprigionati e successivamente condannati a lunghe pene detentive nella Repubblica islamica dell’Iran. A 5 anni dalla loro incarcerazione, l’United Nations environmente programme (Unep). «Prendendo atto delle grazie recentemente emesse dalle autorità iraniane, rinnova la sua richiesta di clemenza e per il sicuro ritorno a casa della signora Bayani, e di tutti gli ambientalisti imprigionati in Iran».
In una nota l’Unep ricorda che «Tra il 2012 e il 2017, la signora Bayani ha lavorato come consulente presso l’ufficio dell’Unep a Ginevra. Una collega profondamente impegnata e laboriosa, la signora Bayani si è concentrata sul miglioramento della resilienza delle comunità contro i disastri e il cambiamento climatico. Questa missione ha portato la signora Bayani in Paesi tra cui la Repubblica Democratica del Congo, Haiti, la Costa d’Avorio e lo Sri Lanka. E’ stata anche autrice principale di numerose pubblicazioni dell’Unep che hanno esaminato come le funzioni di regolamentazione degli ecosistemi potrebbero fornire un cuscinetto contro i disastri. Biologa della conservazione di formazione, tuttavia, era nella conservazione del patrimonio naturale e delle specie uniche dell’Iran che si trovava il cuore della signora Bayani, e nel 2017 è tornata nel suo paese d’origine per lavorare sugli sforzi per conservare il ghepardo persiano o asiatico, uno dei più specie di grandi felini in via di estinzione nel mondo».
E’ in Iran, mentre studiava la biodiversità del suo Paese per tutelarla, che la Bayani è stata arrestata nel febbraio 2018 insieme ad altri esperti riconosciuti a livello internazionale nel campo della conservazione della natura.
L’Unep conclude il suo appello al governo iraniano ricordando che «Il nostro mondo naturale è sotto una tremenda pressione. La triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita di natura e biodiversità, dell’inquinamento e dei rifiuti, minaccia di erodere decenni di progressi nella riduzione della povertà e nello sviluppo sostenibile. Gli ambientalisti sono alleati fondamentali nella protezione dei diritti delle generazioni attuali e future a un ambiente pulito, sano e sostenibile. Non possiamo costruire un futuro migliore senza di loro. Noi dell’Unep continuiamo a chiedere il rilascio per motivi umanitari della signora Bayani e di altri ambientalisti».