Nuovo censimento delle piante in Italia: 46 nuove specie autoctone ma 185 specie aliene in più

In Italia 8.241 specie e sottospecie autoctone, 1.702 endemiche, 28 estinte. 1.782 specie aliene

[5 Aprile 2024]

Secondo lo studio “A second update to the checklist of the vascular flora native to Italy”, pubblicato su  Plant Biosystems, organo ufficiale della Società Botanica Italiana, che ha aggiornato i dati del censimento delle piante italiane 2018, «Sono 46 in più le specie autoctone e 185 in più quelle aliene registrate».

Gli elenchi aggiornati della flora vascolare (felci e affini, conifere e piante a fiore) autoctona e aliena presente in Italia sono stati realizzati grazie a una ricerca collaborativa e agli sforzi congiunti di 45 ricercatori italiani e stranieri. Per la prima volta vengono pubblicati anche i dati floristici per San Marino.

I RICercatori videnziano che «La checklist comprende 8.241 specie e sottospecie, distribuite in 1.111 generi e 153 famiglie; 23 taxa sono licofite, 108 felci e felci affini, 30 gimnosperme e 8.080 angiosperme. Le specie/sottospecie endemiche dell’Italia sono 1.702, raggruppate in 71 famiglie e 312 generi. I taxa attualmente presenti in Italia sono 7.591, mentre 545 taxa non sono stati confermati negli ultimi tempi, 94 sono di dubbia presenza nel Paese, 11 presentano dati carenti e 236 sono segnalati per errore e da escludere a livello nazionale. Dei 545 taxa non confermati, 28 sono considerati estinti o forse estinti».

queste si aggiungono 1.782 specie aliene, comprese 250 specie nvasive su scala nazionale, ben 20 delle quali incluse nella “lista nera” della Commissione europea, che elenca una serie di piante e animali esotici, la cui diffusione in Europa va assolutamente tenuta sotto controllo».

Uno dei coordinatori della ricerca, Lorenzo Peruzzi, professore di Botanica sistematica nel Dipartimento di biologia dell’università di Pisa e direttore dell’Orto e Museo Botanico, sottolinea che «Rispetto all’analogo censimento pubblicato 6 anni fa abbiamo un incremento dei numeri totali: ciò è dovuto a nuovi studi e all’esplorazione di nuovi territori, ma anche, per quanto riguarda le aliene, all’ingresso di numerose nuove specie, da monitorare attentamente e se possibile eradicare»

Insieme a Peruzzi hanno coordinato lo studio anche Gabriele Galasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano e Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti dell’Università di Camerino. Tra gli autori della ricerca anche Francesco Roma-Marzio, Curatore dell’Erbario dell’Orto e Museo Botanico dell’Ateneo pisano.

Peruzzi conclude: «C’è ancora molto da fare e il lavoro di continua ricerca e verifica svolto dai floristi e dai tassonomi per descrivere la biodiversità vegetale italiana è ben lungi dall’essere concluso. Certamente, però, il quadro delle conoscenze che abbiamo oggi è sempre più completo e potrà permettere azioni di tutela maggiormente mirate e consapevoli».