One Health Joint Plan of Action contro le minacce alla salute per esseri umani, animali, piante e ambiente
Accordo Fao, Unep, Oms e Woah per affrontare epidemie come vaiolo delle scimmie, Covid-19 ed Ebola
[19 Ottobre 2022]
L’One Health Joint Plan of Action lanciato dal Quadripartite – the Food and Agriculture Organization of the United Nations (Fao), United Nations Environment Programme (Unep), Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e World Organisation for Animal Health (WOAH, ex OIE . è il primo piano congiunto di One Health che punta a «Creare un quadro per integrare sistemi e capacità in modo che possiamo collettivamente prevenire, prevedere, rilevare e rispondere meglio alle minacce per la salute. In definitiva, questa iniziativa mira a migliorare la salute degli esseri umani, degli animali, delle piante e dell’ambiente, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo sostenibile».
Presentando l’accordo, la direttrice generale della WOAH, Monique Eloit, ha evidenziato che «L’uso di una lente One Health che riunisce tutti i settori rilevanti è fondamentale per affrontare le minacce per la salute globale, come il vaiolo delle scimmie, il Covid-19 e l’Ebola. C’è bisogno di una maggiore capacità di prevenzione delle malattie in tutti i settori. Tutto inizia con la tutela della salute degli animali. La salute degli animali è la nostra salute, è la salute di tutti».
Il Quadripartite evidenzia che «L’One Health Joint Plan of Action, sviluppato attraverso un processo partecipativo, fornisce una serie di attività che mirano a rafforzare la collaborazione, la comunicazione, lo sviluppo delle capacità e il coordinamento in modo equo in tutti i settori responsabili dell’affrontare i problemi di salute nell’ interfaccia ambiente umano-animale-vegetale».
Il piano quinquennale (2022-2026) si concentra sul sostegno e sull’espansione delle capacità in 6 aree: One Health: capacità dei i sistemi sanitari, epidemie zoonotiche emergenti e riemergenti, zoonosi endemiche, malattie tropicali trascurate e trasmesse da vettori, rischi per la sicurezza alimentare, resistenza antimicrobica e ambiente.
Il direttore generale della Fao, Qu Dongyu aggiunge: «One Health dovrebbe iniziare dalla corretta gestione del territorio e dall’arresto della deforestazione, che aiuterà le persone e i loro animali a c vivere nell’ambiente circostante. Abbiamo bisogno che tutti i settori lavorino a stretto contatto per identificare e attuare misure di adattamento e mitigazione».
Le 4 agenzie Onu sottolineano che il documento tecnico «E’ basato su prove, migliori pratiche e linee guida esistenti. Copre una serie di azioni che si sforzano di far progredire One Health a livello globale, regionale e nazionale. Queste azioni includono in particolare lo sviluppo di una prossima guida per l’attuazione per Paesi, partner internazionali e attori non statali come organizzazioni della società civile, associazioni professionali, università e istituti di ricerca. Il piano stabilisce obiettivi operativi, che includono: fornire un quadro per un’azione collettiva e coordinata per integrare l’approccio One Health a tutti i livelli; fornendo consulenza politica e legislativa a monte e assistenza tecnica per aiutare a fissare obiettivi e priorità nazionali; e promuovere la collaborazione multinazionale, multisettoriale e multidisciplinare, l’apprendimento e lo scambio di conoscenze, soluzioni e tecnologie. Promuove inoltre i valori di cooperazione e responsabilità condivisa, azione e partenariato multisettoriale, equità di genere e inclusività»,
One Health è l’approccio principale per affrontare le complesse sfide sanitarie che la nostra società deve affrontare, come il degrado dell’ecosistema, i fallimenti del sistema alimentare, le malattie infettive e la resistenza antimicrobica.
La direttrice esecutiva dell’Unep, Inger Andersen, sottolinea che «Ognuno ha diritto a un ambiente pulito e sano, il fondamento di tutta la vita sulla Terra. L’attuale pandemia dimostra inequivocabilmente che il degrado della natura sta aumentando i rischi per la salute su tutta la linea. Gli sforzi di un solo settore o specializzazione non possono prevenire o eliminare le malattie infettive e altre minacce complesse. Le popolazioni vulnerabili di tutte le specie, compresi gli esseri umani più poveri ed emarginati, sopportano i costi più pesanti. Il piano d’azione congiunto ridurrà i rischi per la salute attraverso un approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale».
Basandosi sulle strutture e sugli accordi esistenti, sono in fase di sviluppo meccanismi di finanziamento coordinato per sostenere l’attuazione del piano. Il Quadripartite unirà le forze per sfruttare le risorse necessarie a sostegno dell’approccio comune per affrontare le minacce critiche per la salute e promuovere la salute delle persone, degli animali, delle piante e dell’ambiente.
Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha concluso: «E’ chiaro che un approccio One Health deve essere centrale nel nostro lavoro condiviso per rafforzare le difese del mondo contro epidemie e pandemie come il Covid-19. Ecco perché One Health è uno dei principi guida del nuovo accordo internazionale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alla pandemia, che i nostri Stati membri stanno ora negoziando».