Paesaggio, dalle cave alle spiagge è un’orgia di strappi
Le Apuane rischiano anche di perdere il riconoscimento Unesco
[23 Marzo 2015]
Da tempo e non certo alla chetichella in Toscana si discute di paesaggio, di aree protette, di bacini idrografici, di spiagge. Se ne discute con leggi che spesso procedono con fatica e da non poco tempo. Penso ai parchi e non solo a quello delle Apuane da anni, fermo e immobile come Prodi nella spassosa caricatura di Corrado Guzzanti.
Penso all’idea del parco di Mare e d’Appennino a cui a suo tempo lavorarono gli enti locali del carrarino, della Versilia, del pisano e dell’Emilia con i parchi di San Rossore, delle Apuane, dell’Appennino Tosco –Emiliano e di Montemarcello-Magra.
Pellegrinotti non ricordo che abbia mai mostrato molto interesse per l’argomento. Eppure le patate bollenti non mancarono né sulle Apuane dove l’impegno sul suo piano – che avrebbe dovuto seguire quello efficace dei parchi della Maremma e di San Rossore andò a farsi benedire – mentre le spiagge della Versilia e anche del carrarino dovettero fare i conti – non sempre bene – con nuovi problemi dovuti anche a direttive e programmi europei.
Il piano del paesaggio come la nuova legge regionale sulle aree protette andavano e andarono proprio a mettere il dito sulla piaga. Compreso il rischio fin qui non ricordato quasi da nessuno che le Apuane rischiano di perdere il riconoscimento Unesco se il parco non tornerà a fare il suo mestiere, che sembra stare molto sulle scatole anche di alcuni sindaci che non pare abbiano capito che partita si sta giocando e non soltanto in Toscana.
Ecco che d’improvviso sbuca il consigliere regionale Pellegrinotti che piazza un bell’emendamento a nome del Pd che rischia di mandare tutto o quasi in malora, Marson inclusa. E mentre infuria l’inevitabile polemica politica eccotelo piazzare un altro bell’emendamento che permette di fare sulle spiagge e per gli alberghi quello che in tanti anni ha già fatto più danni della grandine in tutta Italia. E poi Parrini segretario regionale del Pd si incavola di brutto fino a sbeffeggiarlo con Asor Rosa e con lui anche con tante personalità e associazioni che saggiamente invitano Rossi a non fare cavolate.
Mi verrebbe da chiedere, Pd chi? Spero non quello di Pellegrinotti.
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