Parco nazionale della Sila e Lipu assieme per la conservazione della biodiversità

Protocollo d’intesa per la conservazione di habitat e di uccelli d’interesse comunitario e conservazionistico

[17 Gennaio 2024]

Nei giorni il direttore del Parco nazionale della Sila Ilario Treccosti e il direttore generale della Lipu Camillo Danilo Selvaggi hanno sottoscritto un nuovo accordo sugellato in un incontro nella sede del parco a Lorica di San Giovanni in Fiore, tra Treccosti e il coordinatore del Gruppo locale di conservazione (Glc) Sila, Gianluca Congi.

Nell’ottica della prosecuzione dell’intenso lavoro fatto finora, l’Ente parco e la Lipu s’impegneranno per raggiungere i comuni obiettivi finalizzati alla concreta tutela della biodiversità silana cercando di favorirne la conoscenza, la conservazione e la divulgazione.

Il territorio del Parco nazionale della Sila presenta infatti un’elevata diversità a livello di specie e habitat come conseguenza di una lunga storia geologica e della diversità di condizioni ecologiche che caratterizzano l’area. Per queste ragioni, l’area si colloca tra le regioni prioritarie per il Global 200 ed è stata identificata come Key biodiversity area del bacino del Mediterraneo.

Inoltre, svolge un ruolo centrale in un’ottica di integrazione della Rete ecologica regionale con i sistemi nazionali (Rete ecologica nazionale) ed europeo (Rete natura 2000) – in linea con la strategia più complessiva di conservazione della biodiversità così come previsto e programmato dalle Direttive europee 2009/147/CE (ex 79/409/CE, direttiva Uccelli) e 92/43/CE (direttiva Habitat) e dalla normativa nazionale e regionale.

Grazie ad un clima peculiare ed alla grande superficie occupata da boschi promuove la presenza di specie di uccelli che in taluni casi sono al limite meridionale delle loro zone di riproduzione europee con popolazioni isolate o scarsamente collegate ai loro principali centri continentali di diffusione.

Inoltre, i monti della Sila Grande, soddisfano i criteri per l’individuazione delle Iba (Important bird and biodiversity area). All’interno della Iba n. 148 “Sila Grande” (ZPS IT9310301) sono presenti locali popolazioni nidificanti di alcuni uccelli come il falco pecchiaiolo, la balia dal collare, il picchio nero, il picchio rosso mezzano, la tottavilla e il calandro, tutte specie allegato I della direttiva europea “Uccelli” e considerate perciò prioritarie per la gestione del sito protetto.

Quest’area della Sila, in particolare, presenta anche habitat d’interesse comunitario che sono fondamentali per la biodiversità e in particolare per la conservazione delle specie endemiche, rare e minacciate. Più in generale nell’area MaB Sila – Riserva della Biosfera, insistono numerose specie ornitiche di cui alcune di particolare interesse sotto diversi punti di vista.

Partendo da questa ricchezza di biodiversità, l’Ente Parco nazionale della Sila e la Lega italiana protezione uccelli (Lipu), alcuni anni fa, avevano sottoscritto già un protocollo d’intesa per realizzare una serie di attività sul territorio, soprattutto in virtù dell’attività sul territorio silano del Gruppo locale di conservazione 121 Sila.

La Lipu è stata già beneficiaria e coordinatrice del progetto Life5 GIE/IT/000897 “Net pro Net”, con il contributo della Commissione europea e della Fondazione Cariplo, che ha contribuito alla creazione di una rete nazionale di gruppi, denominati Gruppi locali di conservazione (Glc), che contribuiscono al monitoraggio e alla sorveglianza di alcuni siti della Rete Natura 2000 ritenuti di particolare interesse  naturalistico sul territorio nazionale e alla diffusione della loro conoscenza tra i diversi portatori di interessi.

In particolare il Glc Sila, in questi anni, ha promosso numerosissime attività sul territorio con proficui risultati in termini di: monitoraggi annuali delle specie target, produzione di pubblicazioni scientifiche, partecipazioni a convegni e seminari locali e nazionali a tema, segnalazioni di potenziali minacce, pressioni o rischi al sito e alle specie ornitiche d’interesse comunitario, collaborazione e supporto all’ente e ad altre istituzioni e organismi anche esteri, aventi compiti di tutela e/o di ricerca.

Inoltre, il Glc Sila ha attuato una intesa attività di divulgazione e di implementazione delle conoscenze sul patrimonio ornitico della Sila all’interno della popolazione silana e non solo, promosso diverse iniziative di birdwatching, aderendo anche a eventi internazionali e proposto best practice finalizzate alla tutela degli uccelli e degli habitat che li ospitano nell’ambito dei redigenti piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 o nell’occasione di segnalazioni di potenziali rischi per interventi nella Zps.