Pianosa e progetti Life, il presidente del Parco Sammuri risponde al Consigliere regionale M5S Cantone
Saremmo ben felici di incontrare Cantone per dare tutte le spiegazioni da lui ritenute utili
[21 Aprile 2017]
Dopo una visita a Pianosa, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle ha duramente criticato la gestione dell’isola da parte del parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Abbiamo chiesto al presidente del Parco e di Ferderparchi-Europark Italia, Giampiero Sammuri, cosa ne pensa. Ecco cosa ci ha risposto:
Il Consigliere regionale e portavoce del Movimento 5 Stelle Cantone ha sferrato un attacco al Parco Nazionale che lei presiede e soprattutto al progetto Resto con Life per l’eradicazione delle specie aliene. I risultati sono così disastrosi come dice Cantone?
In primo luogo bisogna dire che il progetto è ancora in corso di realizzazione e che un’analisi compiuta del risultato si potrà fare solo a conclusione dello stesso. Poi va aggiunto che il progetto è finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma “Life”, che come si può leggere sul sito della commissione riguarda “progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura”. Di conseguenza la stessa Unione Europea ha ritenuto che li progetto di eradicazione delle specie aliene dall’isola di Pianosa andasse proprio nella direzione della salvaguardia della natura, diversamente non lo avrebbe potuto finanziare. E sarebbe stato singolare che l’avesse pensata diversamente se le più importanti organizzazioni di conservazione della natura (IUCN, CBD, Birdlife international per citarne alcune) individuano nelle specie aliene la seconda causa di perdita di biodiversità nel mondo, dopo la distruzione dell’habitat e prima dei cambiamenti climatici. In particolare le stesse organizzazioni e gli scienziati evidenziano come le piccole isole siano i luoghi più vulnerabili all’azione delle specie aliene. Del resto alcune delle estinzioni più eclatanti degli ultimi 500 anni sono proprio nelle isole e a causa delle specie aliene (Dodo, Scricciolo di Schepers).
Cantone dice anche che durante le operazioni di derattizzazione sarebbe morta una coppia di barbagianni e critica fortemente il caso dell’eradicazione delle lepri che poi si sono rivelate una sottospecie rarissima. Cosa ha da dire il Parco?
L’intervento di derattizzazione, fondamentale per la salvaguardia della biodiversità dell’isola, come tutti i progetti analoghi e come era messo in conto può determinare alcuni effetti indesiderati come quelli relativi ad alcuni Barbagianni. Il risultato positivo per la biodiversità determinato dall’eradicazione del ratto, come è successo a Montecristo, in un precedente progetto life, compensa ampiamente questi aspetti sicuramente negativi. Ad eradicazione avvenuta peraltro sarà possibile anche reintrodurre esemplari di Barbagianni dei quali i centri di recupero sono pieni.
Sulla lepre è poco dire che si tratta di una “sottospecie rarissima”, infatti, prima del ritrovamento di Pianosa era considerata estinta, figuriamoci se qualcuno poteva ipotizzare che esistesse ancora. Peraltro l’ISPRA ha i migliori ricercatori italiani che si occupano di Lepre e hanno seguito sin dall’inizio la gestione degli interventi. Però nonostante la cosa fosse totalmente imprevedibile abbiamo fatto proprio la cosa che, giustamente, il consigliere Cantone suggeriva che andasse fatta e cioè le analisi genetiche che ci hanno permesso di fare l’eccezionale scoperta. Il risultato è che oggi la modesta quantità di lepri prelevata, (in gran parte utilizzate per ripopolare aree con divieto di caccia) è già stata riassorbita con una solo stagione riproduttiva e la popolazione di Pianosa è tornata a livelli di densità simili a quelli prima dell’intervento.
Altre accuse del Consigliere pentastellato riguardano la gestione dei flussi turistici dell’isola e l’abbandono delle strutture esistenti, indicando nel Parco uno dei maggiori responsabili. E’ così?
Mah, immagino che su questo sia stato male informato perché, come è noto il flusso turistico è contingentato da sempre e gli edifici non sono certo di proprietà del parco. Anzi, ho visto che nel suo profilo Facebook il consigliere ha scritto che la casa del parco sarebbe stata costruita di recente da noi sui resti di una probabile villa romana e su un antico cimitero! Non so chi gli ha detto questa colossale baggianata e perché il consigliere si sia fidato di una fonte così poco attendibile, ma la realtà è che quell’immobile è li dagli anni ’60 del secolo scorso, quindi da almeno 30 anni prima del l’istituzione del Parco… Anzi il parco ha fatto proprio quello che il consigliere, anche qui giustamente, proponeva, cioè prendere un immobile che cadeva a pezzi e ristrutturarlo. Questo il parco ha potuto farlo perché ha preso il bene in concessione dal Demanio dello Stato, così come la casa dell’agronomo. Tutti gli altri immobili non sono né di proprietà né di competenza del parco.
Da quello che lei dice, gran parte delle critiche di Cantone, che annuncia iniziative in Consiglio regionale, sarebbero causate da una scarsa informazione sulla reale situazione di Pianosa e del Parco. Ma, se è così, non sarebbe bene che l’Ente Parco e i Consiglieri Regionali del Movimento 5 Stelle, che sono la forza politica di opposizione più importante della Toscana e – secondo sondaggi – quella più consistente a livello nazionale, si incontrassero per chiarire quale sia la situazione reale?
Premesso che tutte le informazioni sul progetto life sono disponibili sul sito specifico www.restoconlife.eu, e che le attività del parco sono visibili in modo trasparente sul nostro sito, dove si può trovare anche il nostro bilancio di sostenibilità, saremmo ben felici di incontrare il consigliere Cantone per dare tutte le spiegazioni da lui ritenute utili. In questo abbiamo un approccio istituzionale, non conta se un consigliere fa parte di una forza politica piccola o grande, e nemmeno quale essa sia. È un rappresentante dei cittadini democraticamente eletto e quindi delle istituzioni e noi siamo a disposizione.