Piccoli progetti di verde urbano possono aumentare notevolmente il numero di specie di insetti nelle città
In 3 anni a Melbourne aumentate di 7 volte le specie di insetti presenti in un’area urbana. Ecco come hanno fatto
[24 Agosto 2023]
Lo studio “Large positive ecological changes of small urban greening actions”, pubblicato su Ecological Solutions and Evidence da un team di ricercatori australiani guidato da Luis Mata dell’università di Melbourne, ha trasformato un piccolo spazio verde urbano in un paradiso di piante autoctone, con risultati che alla fine hanno confermato diversi vantaggi dei progetti di verde urbano.
A partire dall’aprile 2016, i ricercatori hanno iniziato a trasformare uno spazio urbano di Melbourne che originariamente era olo un prato erboso con due alberi. Utilizzando la fertilizzazione, la pacciamatura organica, nuovo terriccio e la decompattazione del suolo i ricercatori sono stati in grado di creare l’habitat perfetto per 12 diverse specie di piante autoctone. Nei tre anni successivi i ricercatori hanno condotto 14 indagini sugli insetti, documentate nel loro studio e con reti entomologiche hanno raccolto campioni di formiche, api, vespe e altro ancora. Ora dicono che «Complessivamente sono stati identificati 94 insetti, 91 dei quali erano originari del Victoria».
Mata spiega che «Gli insetti autoctoni che abbiamo documentato abbracciavano una gamma diversificata. Detritivori che riciclano i nutrienti, erbivori che forniscono cibo a rettili e uccelli; predatori e parassitoidi che tengono sotto controllo i parassiti».
Nei tre anni dello studio, le 12 specie di piante hanno iniziato a sostenere una quantità crescente di insetti e i ricercatori evidenziano che «Nonostante la perdita di 3 specie di piante nel corso degli anni, le 9 specie rimanenti supportavano circa 7,3 volte più insetti rispetto alle 2 specie originali trovate sul terreno».
E’ la conferma che portare la natura nelle nostre città offre numerosi vantaggi, dal benessere umano alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Quindi, quantificare i risultati di progetti di greening urbano come questo è di grande interesse per gli stakeholder, compresi gli ecologisti e gli urbanisti.
Il metodo del tam di ricerca australiano è altamente flessibile e può adattarsi all’uso in diverse stagioni, più siti e durate più lunghe. Di conseguenza, scienziati e urbanisti di tutto il mondo possono riprodurre i vantaggi dei questo studio sul greening urbano.
Mata conclude: «Mi piacerebbe vedere molti più spazi verdi urbani trasformarsi in habitat per specie autoctone. Speriamo che il nostro studio serva da catalizzatore per un nuovo modo di dimostrare comeil greening urbano possa influenzare cambiamenti ecologici positivi».