Pig brig, un’innovativa trappola per cinghiali contro la diffusione della peste suina in Italia

Costituita da una rete di nylon a maglia quadrata, di forma circolare, la trappola è stata testata con risultati «entusiasmanti» secondo l’Ispra

[11 Agosto 2023]

La peste suina africana continua a diffondersi in Italia, con la recente comparsa in Calabria e Campania fino al primo caso accertato in Lombardia. «Segnali preoccupanti» secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che come misura di contrasto sta sperimentando sistemi di cattura dei cinghiali più efficaci e di facile utilizzo.

La prima fase operativa del progetto sperimentale SuInnova si è conclusa con successo nel Parco naturale del Bosco della partecipanza e delle Grange vercellesi.

Coordinato dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e realizzato in collaborazione con Ispra ed Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese, il progetto verte sulla sperimentazione di una trappola innovativa per cinghiali – denominata Pig brig – e la successiva comparazione, in termini di efficienza e praticità di utilizzo, con le metodologie di cattura attualmente in uso.

La trappola Pig brig è costituita da una rete di nylon a maglia quadrata, di forma circolare, sostenuta da alberi e/o paletti e parzialmente ancorata al terreno tramite picchetti.

Questa tipologia di trappola è stata ideata appositamente per ottimizzare le catture di cinghiale in qualunque situazione ambientale (dalle aree boschive, anche montuose, alle zone paludose e/o planiziali agricole). La trappola, infatti, oltre a permettere catture multiple, offrendo la possibilità di rimuovere anche interi branchi in una sola cattura, è facilmente trasportabile e con soli 2 operatori può essere allestita in qualunque contesto.

Negli scorsi mesi il personale di Ispra ha testato la Pig brig nella Tenuta tresidenziale di Castelporziano, alla presenza degli ideatori della trappola. Gli esiti del test sono stati «entusiasmanti», riferiscono dall’Ispra, dimostrando la grande praticità e flessibilità di utilizzo di queste trappole, già brevettate negli Stati Uniti, in Australia e in Canada; adesso la ripresa delle attività sperimentali di trappolamento è prevista per il prossimo settembre.