Accordo contro l’ostruzionismo di Russia, Cina e Giappone nella Commissione Ccamlr
Proteggiamo i mari dell’Antartide: appello congiunto di Australia, Francia, Nuova Zelanda, Usa ed Ue
[16 Ottobre 2013]
I ministri degli esteri di Australia, Francia, Nuova Zelanda e Stati Uniti d’America ed il commissario agli affari marittimi dell’Unione europea hanno firmato oggi una dichiarazione congiunta per chiedere che entro quest’anno vengano istituite aree marine protette (Amp) nell’Oceano meridionale, nella regione del Mare di Ross e nell’Antartide orientale.
Secondo Julie Bishop (Australia), Laurent Fabius (Francia), Murray McCully (Nuova Zelanda), John F. Kerry (Usa) e Maria Damanaki (Ue) «L’istituzione di tali zone marine protette fa parte della visione espressa da tutte le nazioni al summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg del 2002 e della conferenza Rio +20 nel 2012. Dal 2005, la Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources (La commissione (Ccamlr) ha lavorato per completare le basi necessarie per la designazione di zone marine protette nella Ccamlr e alla creazione di un quadro normativo sul quale sono concordi tutti i membri e da un’ampia ricerca scientifica. Il Mare di Ross e regioni dell’Antartide orientale sono ampiamente riconosciuti per la loro notevole importanza ecologica e scientifica. Le Amp proposte ora e prima dalla Commissione si basano sui fatti e sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili, forniranno un laboratorio unico per la continuazione della ricerca marina ed avranno benefici profondi e duraturi per la conservazione dell’oceano, compreso l’uso sostenibile delle sue risorse. Chiediamo a tutti i membri della Commissione per portare anni di preparazione a una conclusione positiva, istituendo queste importanti aree marine protette su base scientifica in occasione della prossima sessione della Commissione nel mese di ottobre 2013 ad Hobart, in Australia». L’appello è rivolto in particolate a Russia, Cina e Giappone che nell’ultimo summit della Ccamlr sono riusciti con un testardo ostruzionismo a far saltare la decisione che sembrava già presa di istituire queste gigantesche Amp nei mari dell’Antartide. Dietro a questo ostruzionismo ci sono gli inconfessabili interessi nella pesca industriale di questi tre Paesi, l’indecente caccia delle baleniere giapponesi e forse il tentativo di scardinare la protezione assoluta dalle attività estrattive di cui gode l’Antartide.
La Ccamlr è un organismo internazionale istituito nel 1982 con l’obiettivo di conservare la vita marina antartica è composta da 25 membri e 11 Paesi che hanno aderito alla convenzione. L’Unione europea è un membro a pieno titolo ed è rappresentata dalla Commissione europea. Sono membri della Ccamlr 8 Paesi Ue. Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Svezia.
La Damanaki annunciando la dichiarazione congiunta sulle Aree Marine Protette in Antartide ha detto: «Come sapete, l’Antartide è una delle ultime aree incontaminate del nostro globo. Eppure, i suoi ecosistemi sono estremamente vulnerabili ed è necessario il nostro intervento urgente per proteggerli. Con questo in mente, non vediamo l’ora di partecipare alla prossima riunione della Commission for the Conservation of Antarctic Marine Living Resources sulla questione cruciale di aree marine protette nelle acque che circondano l’Antartide». Al meeting che si terrà dal 23 ottobre ll’1 novembre ad Hobart, in Australia, «L’Unione europea, la Francia e Australia presenteranno una proposta per l’istituzione di Aree marine protette nell’Antartide orientale. Nel frattempo, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda ne presenteranno una per un’Area a marina protetta nel mare di Ross – spiega la commissaria Ue – . È giunto il momento di lavorare insieme, in modo costruttivo e con determinazione verso l’adozione di queste aree marine protette attraverso decisioni operative».
La proposta appoggiata dall’Ue è stata sviluppato da Australia, Francia e dalla stessa Unione europea nel 2010 presentando numerose evidenze scientifiche. Nel 2011 è stato presentata al comitato scientifico della Ccamlr che l’ha approvata ed ha stabilito che conteneva le migliori prove scientifiche disponibili.
La proposta è stata poi presentata per l’adozione al meeting annuale 2012 della Ccamlr, dove non è stato raggiunto un accordo. La sua importanza è stata ulteriormente sottolineata quando i membri della Ccamlr hanno concordato di tenere un summit speciale in Germania nel luglio 2013 per discutere la questione, anche se anche lì non è stato trovato nessun accordo.
L’obiettivo è quello di dichiarare 7 Amp, per di creare un sistema che sia rappresentativo per tutte le aree biogeografiche e basato sulle migliori evidenze scientifiche disponibili. Le aree selezionate ospitano importantissime specie vegetali ed animali marine ed una vasta gamma di habitat di mammiferi marini, pinguini e altri uccelli marini che qui trovano importanti zone di alimentazione. In altre aree si sviluppa il krill antartico, oppure sono essenziali per la riproduzione degli austromerluzzi e di molte specie di pesci. La superficie totale delle aree marine protette proposte è di circa 1,63 milioni di Km2 poco meno della metà delle dimensioni del territorio dell’Ue.