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Ricoverata al centro di Talamone la tartaruga salvata all’Elba, aveva ingerito plastica

«Ne determinava le difficoltà di immersione», spiegano dal Parco della Maremma
 |  Natura e biodiversità

Gli operatori dell'agenzia regionale dell’Ambiente, tra cui la biologa Cecilia Mancusi, che è una veterana dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità, che si trovavano in mare per il monitoraggio della Posidonia, si sono recati sul posto per dare supporto alla Capitaneria di porto e recuperare la tartaruga in difficoltà che è stata poi trasferita al Centro di primo soccorso di Talamone il giorno successivo.

Da allora è ricoverata al centro Tartanet di Talamone, gestito dal Parco della Maremma. «La tartaruga, una femmina di 38 kg, con un carapace lungo 64 cm e largo 60 – dettagliano dal Parco – non mostrava segni di ferite o ami da lenza, ma in questi giorni di degenza in vasca ha espulso con le feci una discreta quantità di materiale plastico che aveva ingerito e che ne determinava le difficoltà di immersione.

Purtroppo la presenza di plastica in mare è uno dei problemi che mettono a rischio la vita di questi esemplari marini ed è importante sensibilizzare tutti i frequentatori alla salvaguardia di questo importante ecosistema. La tartaruga ha rivelato anche un’infezione sistemica ed è per questo che è stata sottoposta a cure con antibiotici, per fare in modo che possa presto essere di nuovo liberata nel suo ambiente».

Redazione Greenreport

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