Riceviamo e pubblichiamo
San Rossore, toppe cose del Parco si sono perse e si perdono in giro
[4 Dicembre 2020]
Dalle cronache compare che molti aspetti vecchi e nuovi che interessano e riguardano il parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli si sono persi e si stanno perdendo in giro. Riguarda i problemi più vari: si passa dalle questioni dell’utilizzo e la ristrutturazione degli edifici di San Rossore,dalla stazione radio Marconi, dai problemi del litorale e di tanti altri aspetti anche minori ma significativi che in qualche caso erano o sono in agenda da molto tempo. Spesso l’unica cosa che è rimasta presente ed attiva è stata la polemica, magari anche risentita e per più aspetti mortificante anche per le stesse istituzioni.
Perché il parco, che ha sempre avuto un ruolo in genere molto attivo in città e non solo, non è riuscito e non riesce ancora a integrare con le istituzioni locali e regionali una azione che chiuda un capitolo troppo attivo nelle polemiche e non nella messa in armonia di questi aspetti?
È questo uno dei tanti esempi che riguarda l’attività del parco di cui, da anni, forze ambientaliste pisane, toscane e nazionali, come il gruppo di San Rossore, si sono occupate e si occupano con competenza con il sostegno di collane editoriali a cominciare da quella dell’ETS, che ha dedicato a questi temi libri molto apprezzati.
Oggi, per quanto ci riguarda, data la situazione, intendiamo rilanciare il nostro impegno. Per questo Moschini che è stato sin ora responsabile di questo lavoro, per ragioni di età, ha inteso essere affiancato più strettamente da Sergio Paglialunga, ex direttore del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ex direttore del parco delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, già collaboratore con la Federazione Nazionale dei Parchi, che ha l’innegabile merito di essere competente ed aggiornato sulla situazione delle aree protette e preparato agli impegni operativi di lavoro che ne conseguono.
Moschini garantirà sempre il sostegno e l’aiuto necessario a questo lavoro.
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