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Scoperta una nuova specie di crostacei: vive nella bocca dello squalo balena

Piccolissimi anfipodi che così ottengono rifugio, cibo e un passaggio gratis
 |  Natura e biodiversità

A quanto pare il pesce più grande del mondo, lo squalo balena, fornisce un rifugio sicuro, cibo in abbondanza e probabilmente un passaggio gratis a dei piccoli crostacei anfipodi che erano precedentemente sconosciuti.

E’ quanto ha rivelato lo studio “A New Species of Podocerus (Crustacea: Amphipoda: Podoceridae) Associated with the Whale Shark Rhincodon typus” pubblicato su Species Diversity della Japanese Society of Systematic Zoology da Ko Tomikawa dell’università di Hiroshima, Makio Yanagisawa, Takuo Higashiji e Nagisa Yano dell’Okinawa Churaumi Aquarium e Wim Vader del Norges arktiske Universitetsmuseum – Tromsø, che nel 2017 che hanno scoperto più di 1.000 piccoli esemplari di una nuova specie di anfipodi gammaridi - simili a gamberi e che poi hanno chiamato Podocerus jinbe - che vivono nella boccae nelle branchie di uno squalo balena (Rhincodon typus) dell’ Okinawa Churaumi Aquarium, nella prefettura giapponese di Okinawa.

Secondo il team di ricerca nippo-norvegese, gli anfipodi, lunghi 5 millimetri, hanno apparentemente scelto la bocca dell’enorme squalo filtratore come rifugio per difendersi dai predatori, ma i Podocerus jinbe, che sembrano nutrirsi di microrganismi presenti nell'acqua di mare, potrebbero anche approfittare delle montagne di plancton che lo squalo balena inghiotte mentre vaga per gli oceani.

Tomikawa, professore associato di zoologia sistematica all’università di Hiroshima, spiega che «Gli anfipodi gammaridi non migrano molto. Potrebbero usare gli squali balena, che si spostano in vaste aree, come un treno ad altra velocità per espandere i loro habitat».

Gli squali balena, che possono raggiungere i 20 metri di lunghezza e le 24 tonnellate di peso, sono infatti migratori sulle lunghe distanze, mentre gli anfipodi gammaridi di solito vivono sulle rocce del fondale marino o si nascondono tra i ciuffi di alghe e piante marine.

Secondo i ricercatori, la forma delle zampe dei Podocerus jinbe e il numero delle loro setae, sporgenze appuntite che assomigliano a corti peli, differivano da qualsiasi specie di anfipodi precedentemente classificata e si tratta della prima volta che una specie finora sconosciuta viene trovata in fiorenti popolazioni nella bocca di uno squalo balena e questo potrebbe spiegare il meccanismo utilizzato da questi crostacei per diffondersi nei mari e negli oceani del mondo nonostante la loro apparente “sedentarietà”.

Redazione Greenreport

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