Sea Shepherd Italia e Parco nazionale Arcipelago toscano insieme per proteggere l’ecosistema marino
Particolare attenzione per il mare di Pianosa e Giannutri
[13 Giugno 2022]
La visita del vicepresidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Stefano Feri, a bordo della M/Y
Conrad di Sea Shepherd ufficializza la firma del protocollo d’intesa tra Sea Shepherd Italia e l’Ente Parco, approvato il 30 marzo dal Consiglio direttivo del Parco e che «Sancisce il reciproco impegno di cooperazione per la tutela della biodiversità marina all’interno delle aree di estensione a mare del Parco Nazionale Arcipelago Toscano».
Le navi di Sea Shepherd, una ONG nata in polemica con Greenpeace considera troppo “morbida” contro le balebniere giapponesi, sono impegnate già da alcune settimane nel pattugliamento delle acque comprese nel Parco Nazionale. Al Parco spiegano che «L’obiettivo è coadiuvare le autorità competenti in presenza di pesca illegale con immediata segnalazione e individuazione delle attività di bracconaggio. Le operazioni sono supportate dal Reparto Aeronavale (ROAN) della Guardia di Finanza, in coordinamento con il Corpo delle Capitanerie di Porto. La presenza delle imbarcazioni di Sea Shepherd, riconoscibili attraverso l’effige “Jolly Roger”, fungerà da deterrente verso ogni ingresso non autorizzato, soprattutto con riferimento alle zone 1 delle aree di protezione a mare.
Andrea Morello, presidente Sea Shepherd Italia, sottolinea che «L’obiettivo di questa importante intesa è quello di potenziare gli sforzi al contrasto di pratiche di pesca vietate dal regolamento del Parco e dalla normativa nazionale. Colpire la pesca illegale in modo sempre più efficace è necessario, visto che la ricchezza del patrimonio naturale ospitato dal Parco è minacciata quotidianamente dal bracconaggio. I nostri impegni congiunti devono essere indirizzati alla tutela dei nostri clienti: la fauna e la flora marine, al
fine di mantenere la prosperità del loro ecosistema, da cui dipende la nostra stessa esistenza».
Quest’anno Sea Shepherd ha deciso di destinare parte dei sui sforzi a un obiettivo specifico, scaturito dai recenti avvistamenti di rari esemplari di Foca Monaca nelle acque italiane e Morello aggiunge che «Questo protocollo rafforza l’intento di Sea Shepherd, poiché una tutela senza compromessi dell’Arcipelago Toscano potrà ricreare quell’ambiente idoneo al ritorno della Foca Monaca nell’arcipelago, suo habitat storico fino al secolo scorso».
Inoltre, il protocollo stabilisce l’avvio di attività di sensibilizzazione su tematiche ambientali rivolte alle comunità locali. Sono previsti incontri a carattere divulgativo con lo scopo di far conoscere Sea Shepherd e la missione che da sempre ne caratterizza l’operato: preservare, difendere e proteggere i mari di tutto il mondo.
Secondo il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e di Federparchi, Giampiero Sammuri, «L’accordo con Sea Shepherd consolida le azioni di presidio e di tutela garantite nel Parco Nazionale, in questo caso con riferimento alle aree protette a mare. Uno sforzo ulteriore per aumentare la protezione del capitale naturale e degli habitat marini che rappresentano un’eccellenza dell’arcipelago toscano».
CFeri conclude: «Iniziamo questa collaborazione avendo concordato di concentrare l’attenzione e le attività di presidio nelle acque protette delle isole di Giannutri e Pianosa. Il compito di Sea Shepherd sarà quello di segnalare prontamente a Guardia di Finanza e a Capitaneria di Porto eventuali comportamenti che violino le aree protette a mare. Un impegno ed una collaborazione importanti che riteniamo darà certamente ottimi risultati».