Sic e Zps: la tutela ambientale prevale sull’attività economica
[14 Ottobre 2013]
Il regime di tutela di un’area di particolare valenza ambientale, come i siti di importanza comunitaria (Sic) e le zone di protezione speciale (Zps), è incompatibile con l’esercizio di un’attività che può causare inquinamento acustico e luminoso. Lo afferma il Tribunale amministrativo della Sicilia (Tar) – con l’ordinanza 630 del 10 ottobre 2013 – in riferimento all’autorizzazione rilasciata del Comune di Lampedusa per il posizionamento stagionale 2013 di strutture per manifestazioni turistico-folkloristiche e commerciali di carattere temporaneo. Per la precisione il Comune ha prescritto una serie di divieti all’attività: il divieto di svolgimento di attività che possa causare l’afflusso massivo, con pericolo per la pubblica incolumità, nelle ore notturne, in un’area destinata al verde agricolo, di concerti musicali (quindi escluso discoteca). Così come ha previsto il divieto di svolgimento di ogni altra attività che possa causare l’introduzione di rumore nell’ambiente esterno tanto da provocare fastidio o disturbo, pericolo per la salute, deterioramento degli ecosistemi. E ha fissato l’orario di funzionamento della struttura (dalle ore 08:30 alle ore 22:00, con esclusione tassativa della fascia notturna).
Questo perché nel bilanciamento fra gli interessi antagonisti la protezione ambientale – anche in ragione dell’esigenza di adattamento al diritto dell’Ue – è prevalente rispetto alle esigenze di natura economica legate a manifestazioni turistico-folkloristiche e commerciali.
E’ la direttiva habitat che concerne le aree protette e si propone di proteggere direttamente le aree naturali e le specie che qui si trovano. Si pone, infatti, come obiettivo quello di salvaguardare le specie e gli habitat maggiormente minacciati dell’intera Europa. Per realizzare tale scopo la direttiva prevede l’organizzazione di una rete europea di zone e di aree speciali di conservazione denominata Natura 2000. Il processo per la formazione di Natura 2000 si è avviato dal 1995: a partire da tale data gli Stati membri hanno iniziato a designare i siti compresi nell’elenco di siti di importanza comunitaria.
Natura 2000 è un sistema che si basa su un principio più ampio di gestione sostenibile dell’uso del territorio e delle risorse idriche. Prevede lo svolgimento di attività economiche ma solo se queste non minacciano l’obiettivo di conservazione dei siti. Nei siti Natura 2000, inoltre, è possibile attuare progetti potenzialmente dannosi, ma solo dopo che ne è stata effettuata una completa valutazione ecologica, soltanto quando non vi sia alcuna soluzione alternativa e quando i progetti presentino un rilevante interesse pubblico e prevedano una compensazione per controbilanciare eventuali perdite o danni per i siti.