Strage di Ranger nel Virunga: i Mai Mai uccidono 5 difensori dell’ambiente (VIDEO)
Negli ultimi anni, nel Parco Nazionale della Rdc milizie e bracconieri hanno ucciso 175 ranger
[10 Aprile 2018]
Il Parc National des Virunga, nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) ha confermato «con molta tristezza» che ieri il suo personale è stato attaccato da uomini armati e che «5 guardiaparco e un autista sono stati uccisi durante un’imboscata nel settore centro del Parco. Anche un sesto ranger è stato ferito». Il gardiaparco sopravvissuto è attualmente sottoposto a cure in ospedale.
I ranger assassinanti nell’agguato sono: Jean de Dieu Byamungu, 25 anni; Barthelemie Kakule Mulewa, 28 anni; Théodore Kasereka Prince, 25 anni; Liévin Mumbere Kasumba, 28 anni; Kananwa Sibomana, 22 anni. L’autista si chiamava Ila Muranda, 30 anni.
L’attacco sembra essere opera del gruppo armato dei Mai Mai, milizie tribali che con la scusa di difendere il loro territorio in realtà trafficano in risorse minerarie e specie animali e che cambiano alleanze a seconda della convenienza. Si tratta dell’attacco che ha fatto più morti tra il personale del Parc des Virunga e che porta a 175 il totale dei ranger in servizio uccisi nella storia recente del Parco che si estende per 7.800 Km2 nella instabile provincia del Nord Kivu de che è patrimonio dell’umanità Unesco e dove vive la più grande popolazione di gorilla di montagna del mondo.
Il direttore del Parco, Emmanuel de Mérode, ha detto: «Siamo profondamente colpiti per la scomparsa dei nostri collegji durante l’attacco di ieri. Il Virunga ha perso dei ranger di una bravura eccezionale che erano profondamente impegnati al servizio delle loro comunità. E’ inaccettabile che dei guardiaparco del Virunga continuino a pagare a prezzo della loro vita la protezione del nostro patrimonio comune. Siamo sconvolti per la loro vita finita in maniera tragica e prematura. Esprimiamo le nostre condoglianze più sincere alle famiglie, alle mogli e ai bambini che lasciano e rimaniamo determinati ad operare per un futuro migliore per l’Est del Congo».
Fare il ranger nel Virunga è uno dei mestieri più pericolosi del mondo ma, grazie a finanziamenti di findazioni private e dell’Unione europea i guardiaparco ricevono uno stipendio mensile di 250 al mese, una cifra considerevole per il poverissimo Congo orientale che è ricchissimo di materie prime preziose e di risorse naturali, a cominciare dal legname, nel mirino dei Mai Mai e delle altre milizie armate.
Le iniziative dei donatori e del Parco per rompere questo ciclo di violenza e povertà si sono concentrate sulle comunità locali, con micro prestiti e progetti di energia idroelettrica per rilanciare l’economia locale. Dopo che i gorilla di montagna erano stati attaccati dai miliziani, ora la loro popolazione di gorilla di è tornata a crescere e supera i mille individui e, grazie ai ranger e alle comunità che traggono sostegno dall’ecoturismo, risalgono anche i numeri dei rari elefanti di foresta e di altri animali a rischio estinzione. Con il loro aumento stanno tornando anche turisti che, nonostante lo stato di guerriglia permanente, hanno raggiunto un numero significativo.
Forse è proprio questa economia sostenibile e alternativa all’estrattivismo, alla deforestazione e al traffico di specie animali e vegetali che vogliono impedire le milizie armate che assassinano i ranger che difendono il Parco