Strategia Ue sulla biodiversità, le iniziative da intraprendere
[5 Ottobre 2015]
Nonostante nel corso degli anni siano maturate numerose esperienze positive nell’ambito della strategia dell’Ue sulla biodiversità, gli obiettivi relativi alla biodiversità per il 2020 potranno essere raggiunti soltanto intensificando l’attuazione e l’applicazione concreta sul territorio delle misure in relazione a tutti gli obiettivi.
Questo è ciò che mostra la relazione della Commissione europea di revisione intermedia della strategia dell’Ue sulla biodiversità. Tale relazione, infatti, fa il punto dei progressi nell’attuazione della strategia e mira a informare i decisori in merito agli ambiti in cui è necessario prendere maggiori iniziative per raggiungere gli obiettivi fissati entro il 2020.
Secondo la Commissione saranno necessari solidi partenariati, un coinvolgimento totale e attivo degli attori principali a tutti i livelli, soprattutto in relazione al completamento della rete Natura 2000 per l’ambiente marino. In tale ambito sarebbe opportuno garantire una gestione efficace dei siti, attuare il regolamento sulle specie esotiche invasive, e riflettere nel contempo sull’approccio più opportuno per il riconoscimento del capitale naturale dell’insieme dell’Ue.
A tal fine è necessaria un’integrazione più efficace con un’ampia gamma di politiche, mediante la definizione di priorità coerenti, sostenute da finanziamenti adeguati, in particolare negli ambiti dell’agricoltura e della silvicoltura, che totalizzano complessivamente l’80% dell’uso del terreno nell’Ue, nonché del settore marino, della pesca e dello sviluppo regionale.
Il conseguimento degli obiettivi in materia di biodiversità potrà contribuire anche all’agenda per la crescita e l’occupazione, alla sicurezza alimentare e idrica e alla qualità della vita, nonché all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello mondiale e dell’Ue.
Per far fronte alla perdita della biodiversità nel 2011 la Commissione europea ha adottato la strategia dell’Ue sulla biodiversità fino al 2020. L’obiettivo chiave fissato dai capi di Stato e di governo dell’Ue è quello di “porre fine alla perdita di biodiversità e al degrado dei servizi ecosistemici nell’Ue entro il 2020 e ripristinarli nei limiti del possibile, intensificando al tempo stesso il contributo dell’Ue per scongiurare la perdita di biodiversità a livello mondiale”. La strategia, parte integrante della strategia Europa 2020 e del Settimo programma di azione in materia di ambiente, attua gli impegni assunti dall’Ue a titolo della convenzione sulla diversità biologica. Si
articola attorno a sei obiettivi complementari e sinergici incentrati sulle cause primarie della perdita di biodiversità e volti a ridurre le principali pressioni esercitate sulla natura e sui servizi ecosistemici nell’Ue. Ogni obiettivo si traduce in una serie di azioni legate a scadenze temporali e di altre misure di accompagnamento.