Toscana, leggina last minute sugli appostamenti fissi: «Nuovo regalo ai cacciatori»
[25 Febbraio 2014]
Stamattina è stata convocata d’urgenza la conferenza di programmazione dei lavori dell’Assemblea regionale della Toscana per comunicazioni urgenti riguardanti la seduta consiliare di oggi e i consiglieri regionali Mauro Romanelli, Sinistra Ecologia e Libertà, e Marta Gazzarri, Italia dei Valori, dicono: «Eravamo preoccupati, temevamo che ci fossero problemi sul rimpasto di Giunta, o che fosse successo qualche fatto grave, qualche nuova calamità naturale. Invece scopriamo che tutta “l’urgenza” era l’ennesimo favore ai cacciatori, con la proroga, fatta con una leggina ad hoc dell’ultimo minuto, dei termini, che scadevano questo venerdì, per la rimozione dei manufatti per gli appostamenti di caccia fissi non conformi a quanto previsto per legge».
Romanelli e Gazzarri ricordano che «La legge, che appunto disciplinava in senso più restrittivo le modalità di costruzione degli appostamenti fissi, già prevedeva un periodo transitorio per dare tutto il tempo per adeguarsi. Ma si sa, in Toscana i cacciatori sono abituati a considerarsi cittadini speciali, cui tutto è dovuto e cui i partiti, trasversalmente, guardano con occhio benevolo e compiacente e si decide così, con una legge scritta dalla sera alla mattina, di allungare ulteriormente i tempi per la rimozione di tutti quei capanni abusivi o ingombranti che da decenni proliferano nei nostri boschi e nelle nostre campagne. Ovviamente, il nostro voto sarà contrario a quest’ultimo regalo alle potenti associazioni venatorie».
Stupore e amarezza anche da parte degli ambientalisti: «Come se fosse una questione di primaria importanza – commenta il Wwf Toscana – è stata approvata una leggina ad hoc per far slittare il termine del 28 febbraio; data in cui gli appostamenti fissi, che non rispondevano alle recenti norme emanate, dovevano essere rimossi. Ci sorprende la sollecitudine con cui la Regione Toscana ha agito in questo caso, mentre altre problematiche, di maggior rilievo e ben più urgenti, richiedono invece tempi di intervento lunghissimi».