Turismo in Maremma, la sostenibilità può battere la crisi: è pronto il vademecum
Legambiente presenta una mini-guida per servizi turistici di qualità e a basso impatto
[28 Febbraio 2014]
In un contesto di particolare ricchezza naturalistica e storica come la Maremma promuovere un turismo capace di coniugare sostenibilità e tutela del paesaggio, naturalità e servizi innovativi e fortemente qualificati in ambito ecologico rappresenta un’occasione da non perdere e una scommessa su cui puntare per creare sviluppo. Ne è convinta Legambiente che ha presentato oggi la sua ricetta per il futuro del turismo in Maremma al Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole”, di Rispescia, nell’ambito del convegno “Maremma laboratorio del turismo sostenibile: natura, bellezza e tradizioni del territorio”, al quale hanno partecipato oltre ad Angelo Gentili responsabile nazionale Legambiente Turismo, anche Gianni Lamioni presidente Camera di Commercio di Grosseto, Gianfranco Chelini assessore al Turismo Provincia di Grosseto, Lucia Venturi presidente Parco della Maremma, Sebastiano Venneri presidente Vivilitalia.
«La Maremma – afferma Angelo Gentili, responsabile nazionale di Legambiente Turismo – è un laboratorio attivo e per molti aspetti già oggi un modello da replicare sul fronte della sostenibilità, ma ci sono cose che possiamo migliorare e altre che possiamo valorizzare di più mantenendo come priorità le risorse naturali, i beni culturali e la filiera enogastronomica. Scommettere su un turismo a basso impatto e fortemente connesso con il territorio, significa scommettere sul futuro sia da un punto di vista ambientale che economico. Per questo Legambiente realizzerà proprio in provincia di Grosseto un esempio di rete di strutture ricettive che avranno in comune le buone pratiche ecologiche e la passione per il territorio».
L’incontro è stato l’occasione per presentare Il vademecum sul turismo sostenibile, realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Grosseto, da sempre attenta non solo all’aspetto turistico del territorio ma anche alla qualità dell’offerta turistica. Uno degli strumenti che Legambiente Turismo ha messo in campo per promuovere nel territorio maremmano una maggiore sostenibilità nel settore turistico. Una mini-guida, per incentivare forme di risparmio energetico, investimenti nelle fonti rinnovabili, una migliore gestione dei rifiuti e dell’acqua ma anche la mobilità dolce, la conoscenza del patrimonio naturale, artistico e culturale della Maremma e la valorizzazione delle sue produzioni tipiche e di qualità. All’interno della pubblicazione ci sono consigli, anche di facile applicazione, per migliorare le prestazioni ambientali nella gestione ordinaria di attività e servizi turistici frutto della decennale esperienza dell’etichetta di Legambiente Turismo e delle strutture consigliate per l’impegno in difesa dell’ambiente.
«Tutti i trend – spiega il presidente di Vivilitalia Sebastiano Venneri – ci dicono che sono proprio le forme di turismo e di accoglienza sostenibili, a basso impatto sulla natura, sulle popolazioni ed i sistemi locali ad avere le maggiori potenzialità d’attrazione per le nuove forme di turismo verde. Le tante esperienze già oggi realizzate sui territori da molte piccole aziende che fanno ricettività a tutti i livelli, – ha aggiunto – sono sempre più spesso i migliori esempi di come la sostenibilità possa diventare elemento chiave dell’impresa. Un modo per difendere l’ambiente e al tempo stesso consumare meglio le risorse come l’energia e l’acqua e gestire in modo corretto i rifiuti. Il meccanismo virtuoso che s’innesca produce benefici multipli per l’intero sistema turistico».
E nella ricetta Legambiente sottolinea l’importanza della rete: «La rete di strutture come quelle di Legambiente TurismoBellezzaNatura – ha concluso Gentili – insieme ai pacchetti che propone Vivilitalia sono strumenti preziosi per dare visibilità alle tutte quelle esperienze originali, innovative e spesso sconosciute che l’Italia e la Maremma in particolare, hanno da offrire. Qui ogni tipo di viaggiatore a partire da quello straniero, seguendo gli itinerari della sostenibilità può, anche solo in un breve soggiorno, vivere le infinite peculiarità dei luoghi e assaporare la varietà dei gusti della cucina, delle tradizioni, l’arte e soprattutto la natura che diventa lo scenario e la palestra ideale per gli sport più vari, oggi bussole della vacanza per molti».
Un esempio di rete di turismo sostenibile in un’area protetta è certamente quello degli esercizi consigliati dal Parco della Maremma: 83 strutture ricettive localizzate entro il perimetro dell’area del Parco e del pre Parco, che soddisfano standard di qualità ambientale e normative in materia ambientale.
Non solo alberghi. La rete di Legambiente Turismo comprende ogni forma di ricettività: hotel, relais, alberghi, agriturismi, B&B, country house, bio fattorie, rifugi, alberghi diffusi, centri di educazione ambientale e ancora stabilimenti balneari, centri sportivi, ristoranti, camping, villaggi e persino un osservatorio astronomico (tutte le strutture sono su www.legambienteturismo.it).