Ue: intollerabile il livello di catture accidentali e spiaggiamenti di delfini e altri animali marini
Dal dicembre 2018 al marzo 2019, sulle coste del Golfo di Biscaglia si sono spiaggiati 1.200 delfini morti
[27 Febbraio 2020]
Virginijus Sinkevičiu, commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca della Commissione europea, ha scritto ai ministri della pesca e dell’ambiente di 22 Stati membri dell’Unione europea per evidenziare «la questione delle catture accidentali di delfini e altri animali marini nelle acque dell’Ue, in particolare nel Golfo di Biscaglia e nel Mar Celtico» e «per esortarli a collaborare alla ricerca di un soluzione per questa situazione».
In un rapporto del 2019, l’International Fund for Animal Welfare (IFAW) denunciava che «La cattura accidentale e l’impigliamento negli attrezzi da pesca è un problema sia locale che globale, che si stima uccida almeno 300.000 cetacei ogni anno nelle acque europee e internazionali, rendendo oggi la cattura più grande della minaccia globale per la conservazione dei cetaceie la più grande minaccia per cetacei in Europa Il Bycatch colpisce anche molte altre specie tra cui foche, tartarughe e uccelli marini, nonché specie ittiche non bersaglio. In Francia, il Golfo di Biscaglia è un “hotspot” particolare per le catture accessorie di delfini comuni (Delphinus delphis), poiché un numero molto elevato di individui si è spiaggiato morto sulle spiagge della costa atlantica ogni inverno negli ultimi cinque anni. La situazione è così allarmante che la sopravvivenza delle specie potrebbe essere compromessa in quest’area. In effetti, il comitato scientifico dell’International Whaling Commission ha espresso la sua preoccupazione in un rapporto pubblicato a maggio 2019, riferendo che la situazione potrebbe minacciare lo stato di conservazione di questa popolazione di delfini».
Sinkevičiu dice di essere pienamente impegnato a risolvere questo problema e spiega: «Abbiamo già chiesto all’International Council for the Exploration of the Sea (ICES) un aggiornamento urgente della consulenza scientifica. Parlerò anche di questo problema nei prossimi Consigli ambientali e sulla pesca. Sulla base di queste discussioni, lavorerò sui prossimi passi da prendere, considerando tutte le possibili opzioni».
Secondo il commissario Ue lituano, «I livelli di catture accessorie che stiamo affrontando non sono accettabili. Possono provocare l’estinzione delle popolazioni locali di specie protette. Secondo i rapporti, dal dicembre 2018 al marzo 2019, sulle spiagge del Golfo di Biscaglia si sono spiaggiati 1.200 delfini morti, con un numero forse più alto previsto per quest’anno. La maggior parte di questi delfini portava i segni di attrezzi da pesca e probabilmente sono morti nelle reti da pesca. Nel Mar Baltico, la già piccola sottopopolazione di delfini (focene – Phocoena phocoena) si trova ad affrontare un ulteriore pericolo derivante dalle reti da pesca fisse e dalle reti da a imbrocco. Questi sono solo gli esempi più eclatanti, ma questo problema è, in una certa misura, presente in tutti i mari dell’Ue e dobbiamo lavorare insieme per affrontarlo ».
Aurore Morin, marine campaigner di IFAW France, denuncia che »I principali responsabili di queste tragiche morti sono i pescherecci a strascico, i pescherecci a strascico pelagici e le tecniche di pesca con reti da posta. I delfini sono attratti dai pesci bersaglio di queste attività di pesca, ma si trovano intrappolati nelle reti nelle quali soffocano lentamente. Quando vengono riportati a bordo con pesci catturati, questi delfini vengono quindi tolti dalle reti e rigettati morti o feriti in mare».
Nel luglio 2019, un gruppo di ONG europee, tra cui l’IFAW, basandosi sull’articolo 12 della politica comune della pesca e facendo riferimento all’articolo 12 della direttiva Habitat. aveva chiesto alla Commissione europea l’adozione di misure di emergenza per proteggere dalle catture accessorie la popolazione di delfini comuni nell’Atlantico nord-orientale e Sinkevičiu sembra pronto a prendere in considerazione queste sollecitazioniconclude: «. Sebbene l’Ue abbia già messo in atto meccanismi di protezione con la direttiva Uccelli e Habitat, il regolamento sulle misure tecniche della politica comune della pesca e la direttiva quadro sulla strategia marina, spetta alla Commissione e agli Stati membri garantire che siano pienamente applicati ed efficaci».
Contro le catture accessorie l’IFAW consiglia di prendere alcune misure per ridurre il rischio: Azione immediata per affrontare le questioni relative alle catture accessorie più preoccupanti nel Golfo di Biscaglia, comprese le raccomandazioni formulate dal comitato scientifico dell’IWC nel 2019. Migliorare i dati sulle catture accessorie mediante l’uso di schemi di osservatori progettati attentamente, utilizzando il monitoraggio elettronico remoto, ove necessario, per ottenere una copertura adeguata. Applicazione e conformità ai requisiti di monitoraggio e mitigazione. Sviluppare azioni di monitoraggio e mitigazione simultanee tali che la mitigazione nelle attività di pesca ad alto rischio note non sia ritardata in attesa dei risultati dal monitoraggio. Valutazione della pesca francese con elevati livelli di catture accessorie per passare, ove possibile, all’uso di attrezzi alternativi (ad esesempio dalle reti a strascico alle reti lunghe e manuali».