Il Parco: «La tutela ambientale è comunque garantita»
Budelli, un neozelandese si compra l’isola e il Parco non farà valere la prelazione
Ecco perché non è stato esercitato il diritto di prelazione
[2 Ottobre 2013]
Un imprenditore neozelandese, Michael Harte, attraverso una sua società con sede legale in Svizzera, si è comprato l’isola di Budelli, 1,6 Km2 e con uno sviluppo costiero 12,3 Km, nel Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, aggiudicandosela per 2 milioni e 940mila euro, in base alla procedura di esecuzione fallimentare sull’isola di Budelli promossa dal giudice delle esecuzioni fallimentari del Tribunale di Tempio. Si conclude così un contenzioso che vedeva da una parte una società milanese, ormai ex proprietaria del paradiso marino, un immobiliarista di Olbia e il vecchio custode che hanno richiesto, e ottenuto, la perizia.
L’Ente parco della Maddalena non sembra allarmato dal fatto che un’intera isola sia stata comprata da un imprenditore straniero evidentemente esperto nei trucchi della finanza internazionale e in un comunicato scive che «In attesa di conoscere il nuovo proprietario dell’isola, nessuna preoccupazione da parte dei vertici dell’Ente di via Giulio Cesare che confermano l’efficacia dei vincoli di tutela imposti sul paradiso ambientale e in particolare sulla “Spiaggia Rosa”, fiore all’occhiello dell’Arcipelago e dell’intero Mediterraneo».
L’Ente parco spiega anche perché non ha comprato lui Budelli o non lo hanno fatto altre istituzioni pubbliche: «L’impossibilità giuridica dell’esercizio del diritto di prelazione imposta dalla legge di stabilità 2013 era stata confermata lo scorso agosto dal Ministero dell’Ambiente in seguito alle richieste formulate in più di un’occasione da parte dell’Ente Parco, circa la possibilità di acquisire al patrimonio pubblico un bene che dal punto di vista ambientale è giudicato inestimabile».
Il presidente del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, sottolinea: «Abbiamo appreso la notizia dell’aggiudicazione e della chiusura della procedura fallimentare. Nel corso dei mesi abbiamo provato a verificare tutte le possibilità giuridicamente percorribili per acquisire al patrimonio pubblico un bene ambientale che, per parte nostra, giudichiamo inestimabile. L’ultima risposta l’abbiamo ricevuta nel corso del mese di agosto direttamente da parte del Ministero dell’ambiente che ci illustrava l’impossibilità giuridica dell’esercizio del diritto di prelazione a causa delle indicazioni normative imposte dalla legge di stabilità 2013.
A questo punto siamo in attesa di conoscere le intenzioni della nuova proprietà con la quale chiederò ufficialmente un incontro in considerazione delle dichiarazioni dell’avvocato Giò Mura che ha descritto il neo proprietario quale autentico ambientalista. Stando a quanto dichiarato la nuova proprietà è consapevole che sull’isola non potrà essere effettuato alcun intervento che non sia compatibile con i rigidi vincoli di tutela imposti dal Parco. Non lasceremo comunque nulla di intentato per garantire l’efficace tutela dell’isola di Budelli e della Spiaggia Rosa, patrimonio da consegnare intonso alla generazioni future».