Viabilità e uso delle strade bianche, critica la posizione di Sel Pisa
[23 Agosto 2013]
In questi ultimi giorni, fra le proposte per migliorare la viabilità del litorale vi è quella di utilizzare le strade bianche interne al bosco come viabilità alternativa e integrativa soprattutto nei momenti di massima congestione del traffico estivo. Tale proposta, così come altre ipotesi di interventi all’interno del Parco che intendono variare gli indirizzi di pianificazione dei Piani di Gestione e più in generale del Piano Territoriale, necessita di approfondita valutazione di fattibilità, sia per gli aspetti ambientali che per quelli della sicurezza.
Nel merito vorremmo evidenziare le seguenti criticità.
La presenza di strade è stata riconosciuta dalla Regione come elemento negativo all’interno del SIC “Selva Pisana” rispetto alla salvaguardia della biodiversità (delibera del 2004 sulla gestione dei Siti toscani di Interesse Comunitario ai sensi della Direttiva Habitat per la tutela della biodiversità). Usare per il traffico veicolare le strade bianche, che sono quasi interamente nel SIC, costituirebbe evidentemente un atto profondamente in contrasto con le finalità di salvaguardia ambientale. Non solo: tale atto potrebbe determinare anche conseguenze negative rispetto alla possibilità di accedere a finanziamenti comunitari, e a strumenti di promozione del turismo come il Quality Coast e la Bandiera Blu. Da un danno ambientale potrebbe quindi derivarne anche uno per l’economia locale.
Le strade bianche non sono già immediatamente fruibili, diversamente da quanto sostengono alcuni, e la loro apertura non farebbe di per sé scomparire il traffico. Gli ingorghi si ripresenterebbero agli incroci con le altre strade, anche perché non ci sono rotonde né semafori. Di conseguenza, vi sarebbero altri punti critici non facilmente gestibili e si formerebbero code anche nelle stesse strade bianche.
Vi è un serio rischio che incolonnamenti in queste sedi possano determinare incendi, come dice lo stesso Comune di Pisa nello Studio di incidenza del 2007 sulla variante di Calambrone/Tirrenia. Da notare che tale studio dà indicazione di non aumentare la percorribilità nei boschi per non aumentare il rischio di incendi. Un incendio con file di auto in sosta nei boschi avrebbe effetti tragici sulle persone prima che sulla vegetazione: le strade sono strette e ci sarebbero problemi per l’accesso dei mezzi di soccorso. Senza poi contare che comunque la presenza di auto sarebbe di continuo ostacolo alla circolazione dei mezzi di vigilanza antincendio che per tutta l’estate usano le strade bianche per svolgere le loro funzioni.
Già da tempo è almeno realizzabile una rotonda fra FI-PI-LI e Via Livornese: tale rotonda non richiede varianti al Piano di Gestione perché nella sede stradale c’è già spazio sufficiente, ma non è mai stata realizzata. Devono essere chiariti problemi di competenza? Sia come sia, chi avanza proposte sull’uso delle strade bianche dovrebbe innanzitutto insistere per realizzare questa infrastruttura.
Per risolvere i problemi del traffico sul litorale sono necessari investimenti significativi. Chiarito questo, crediamo che pensare di spostare il problema proponendo l’uso delle strade bianche non sia risolutivo. Investire in rotonde, parcheggi e allargamento delle strade ove assolutamente necessario, ma soprattutto incrementare decisamente il trasporto pubblico, è la soluzione, il resto sono palliativi che potrebbero portare più problemi di quanti ne risolvano. Nello specifico si deve perseguire la mobilità ciclabile per chi viene da Pisa e investire con decisione sul trasporto pubblico (busvia elettrica), a partire dall’utilizzo della resede del trammino.
di Sel Pisa