World Migratory Bird Day: energie rinnovabili e uccelli migratori possono convivere?
Alcune tecnologie installate senza valutazione dei rischi rappresentano una minaccia per i migratori
[8 Maggio 2015]
Il 9 e 10 maggio in tutto il mondo si celebra il World Migratory Bird Day (Wmbd) la Giornata mondiale degli uccelli migratori che quest’anno ha come tema “Energia – produciamola nel rispetto degli uccelli”.
Gli organizzatori – United Nations Environment Programme (Unep), Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (Cms) e Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (Aewa) – evidenziano che «Nell’epoca in cui la domanda mondiale di energia non cessa di crescere, lo sviluppo delle nuove tecnologie relative alle energie rinnovabili ed all’espansione delle infrastrutture esistenti in questo settore sono essenziali per impegnarsi per un futuro low carbon. Però, l’energia non può essere veramente sostenibile e rispettosa della natura se non prendendo pienamente in considerazione la biodiversità e più in particolare gli uccelli migratori».
Il Wmbd 2015 vuole infatti sottolineare «L’importanza delle tecnologie energetiche che prevengono, riducono al minimo ed attenuano gli impatti sugli uccelli migratori ed i loro habitat» e ricordare che «Ogni anno, milioni di uccelli migratori si confrontano con l’espansione massiccia di diversi mezzi di produzione e distribuzione dell’energia : le collisioni e l’elettrocuzione dovute alle linee elettriche, così come gli effetti degli ostacoli delle infrastrutture legate all’energia costituiscono importanti cause di mortalità e di spostamento. Inoltre, l’avifauna soffre per gli effetti della perdita e del degrado degli habitat così come di altre perturbazioni causate dalla realizzazione delle tecnologie delle energie idraulica, oceanica, solare, geotermica e prodotta con biomasse».
L’Unep e gli altri organizzatori del World Migratory Bird Day sottolineano che «La produzione sostenibile di energia rinnovabile dovrebbe avere degli effetti positivi sugli uccelli migratori attraverso l’attenuazione del cambiamento climatico e dei suoi impatti», ma aggiungono che «Tuttavia, se alcune tecnologie sono installate senza pianificazione né una vera progettazione e senza valutazione dei rischi, possono rappresentare una grave minaccia per gli uccelli migratori. Nell’espansione della produzione di energia, la transizione verso dei metodi rispettosi della fauna selvatica è una tappa chiave per proteggere la vita sulla Terra. La conservazione degli uccelli migratori deve essere tenuta di conto in tutte le fasi dello sviluppo dell’energia a tutti i livelli: locale, nazionale e internazionale. Quindi, sono necessarie azioni di conservazione concertate messe in opera da governi, organizzazioni conservazionistiche della natura, scienziati, industria energetica ed anche dal grande pubblico. I vantaggi dell’energia sostenibile potrebbero così concretizzarsi senza rischiare di nuocere agli uccelli migratori ed ai loro habitat».