Zecche e lemuri del Madagascar, una strana storia di maschi single
Perché i maschi di Haemaphysalis lemuri preferiscono il naso dei sifaka diadema?
[10 Aprile 2015]
Nei nasi di alcuni scimpanzé dell’Uganda erano state trovate delle zecche, probabilmente perché questi primati non sono in grado di toglierle dalle narici durante il grooming. Sono anche noti episodi di zecche che si sono infilate ed installate nei nasi di esseri umani durante i voli intercontinentali ed è abbastanza comune ritrovarsele negli ombelichi e nelle narici dopo un’escursione in natura.
Ora nello studio “Ectoparasites of Propithecus diadema (Primates: Indriidae) With Notes on Unusual Attachment Site Selection byHaemaphysalis lemuris (Parasitiformes: Ixodidae)” pubblicato sul Journal of Medical Entomology, un team di scienziati dell’Ohio State University, della Duke University e del Columbus Zoo and Aquarium ha scoperto che le zecche sono molto diffuse nel naso di lemuri in via di estinzione del Madagascar. Infatti, mentre stavano indagando sullo stato di salute in natura di questi rari primati, i ricercatori ne hanno approfittato per studiare gli ectoparassiti presenti in due popolazioni selvatiche di sifaka diadema (Propithecus Diadema) e ne hanno controllati 87 individui sotto anestesia, trovando acari, pidocchi, mosche, sanguisughe, e Haemaphysalis lemuri, una zecca che prima era conosciuta come preda dei lemuri. Ma gli scienziati sono rimasti sorpresi soprattutto dalla collocazione delle zecche sui lemuri: la maggior parte sono state trovate nelle narici e in uno sito di ricerca ben il 64% di Haemaphysalis lemuri era all’interno del naso di questi primati endemici del Madagascar. I ricercatori statunitensi scrivono sul Journal of Medical Entomology: «Le osservazioni più interessanti le abbiamo fatte in un sito selezionato di attacco delle H. lemuri».
Ma quel che succede tra le zecche e lemuri sembra ben diverso dagli episodi di infestazione dei nasi degli scimpanzé e degli uomini, visto che più dei due terzi delle zecche trovate sui lemuri di Ambatovy si erano installate nel naso dei lemuri e che, cosa ancora più interessante ed eccezionale, tutte le 295 zecche raccolte dai nasi dei lemuri «erano di sesso maschile, e più maschi sono stati trovati intorno agli occhi ed alle orecchie. Tuttavia, nelle altre parti del corpo, maschi e femmine di zecche H. Lemuris avevano numeri simili».
Non si conoscono ancora i motivi esatti per i quali i maschi di zecche preferiscono il naso dei sifaka diadema, ma gli autori dello studio ipotizzano che questa preferenza potrebbe avere qualcosa a che fare con l’accoppiamento delle zecche. Come scrive Josh Lancette su Entomology Today, «Per i maschi di H. Lemuris maschi, un lemure è un po’ come un bar per single. Stanno appesi su un lemure per cercare le femmine, ma se non hanno fortuna scenderanno per trovarne un altro che dia loro speranza».
Hans Klompen, dell’Acarology Laboratory dell’Ohio State University, spiega che «I maschi di zecche stanno ull’ospite più lungo rispetto alle femmine, i maschi cercano le femmine sull’ospite (si nutrono molto poco in quel periodo). Le femmine, invece, raggiunto l’ospite, iniziano un periodo di alimentazione lenta, che bloccano finché non si sono accoppiate, dopo di che procedono con l’alimentazione fino alla completa congestione, e se ne vanno. Come conseguenza, di solito su un ospite si trovano molte più zecche maschi che femmine»
Lancette fa un altro dei suoi paragoni «Per gli H. lemuri maschi, il naso è un posto abbastanza sicuro per starci – come il bagno degli uomini al bar per single – perché lemuri hanno difficoltà a raggiungerli lì durante le sessioni di grooming». Inoltre, il naso è in una posizione strategica: i lemuri spesso si annusano tra loro e quindi il naso diventa un trampolino d lancio ideale per i maschi di zecche che vogliono tentare la fortuna altrove.
Klompen. È convinto che «I maschi su un ospite senza femmine possono andare a concentrarsi nel naso, e trasferirsi su un nuovo ospite durante il grooming o l’annusamento, se il nuovo ospite ha zecche femmine»,
Ma il team di ricerca avverte che i dati raccolti sono ancora troppo pochi e che questa è solo una ipotesi, ma può spiegare perché le zecche preferiscono le narici di lemuri, scimpanzé ed eventualmente di altri primati, esseri umani compresi.