Carrara, ambientalisti e sindacati manifestano contro «l’economia di rapina» del marmo
Monni: «Ora diamo un senso al moto d'orgoglio di una città ferita, per portare anche questo distretto dentro a un processo di conversione ecologica»
[24 Aprile 2024]
Oggi l’intero distretto lapideo apuo-versiliese ha incrociato le braccia, per uno sciopero lungo 24 ore indetto da Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cgil a tutela dei salari e della sicurezza sul lavoro.
Una grande mobilitazione che ha portato a manifestare anche gli ambientalisti di Legambiente e figure di spicco della politica regionale, come l’assessora all’Ambiente Monia Monni, oltre a molte associazioni della società civile.
La marea dello sciopero si è alzata dopo le dichiarazioni raccolte dal programma tv Report da parte di un noto imprenditore del marmo, che ha definito “deficienti” i lavoratori delle cave che si fanno male mentre portano avanti l’attività.
«Non riesco ancora a credere a quello che ho sentito – commenta Nicola Del Vecchio, segretario generale Cgil Massa Carrara – mi sembra davvero incredibile e indecente che chi vive da nababbo come Andrea Franchi, che fattura più di tutti, 76 milioni di euro, si permetta persino di definire deficienti quei lavoratori che gli consentono tutto ciò».
Un atteggiamento inaccettabile anche per Legambiente, che ha fatto della contrarietà all’apertura di nuove cave sulle Apuane una vertenza nazionale, denunciando una classe padronale che impegnata nel green-washing continua a praticare «un’economia di rapina» che devasta il territorio e non tutela i lavoratori.
Quella di oggi viene definita dal Cigno verde «una manifestazione “bella” che, finalmente, ha visto la presenza davanti alla sede di Assindustria non solo dei lavoratori e degli ambientalisti, ma delle stesse istituzioni (Regione Toscana, Provincia di Massa-Carrara, Comune di Carrara): dopo questa manifestazione (e dopo l’inchiesta di Report) si apre per le nostre comunità un’opportunità di invertire decisamente la rotta, di prendere le distanze dall’estrattivismo sulle Apuane e di iniziare da subito a praticare modelli radicalmente diversi di sviluppo, sostenibile ambientalmente economicamente e socialmente».
«È stato importante essere a Carrara stamani, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del marmo – ha aggiunto nel merito l’assessora Monni – Ora diamo un senso al moto d’orgoglio di una città ferita da parole irricevibili per portare anche questo distretto dentro a un processo di conversione ecologica. Più sicurezza e dignità per le lavoratrici ed i lavoratori, più responsabilità e sostenibilità, maggiore redistribuzione del reddito».