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È nata l'Aiacc, l'Associazione italiana ansia da cambiamento climatico

Psicologi e psichiatri si sono uniti per affrontare il tema della salute mentale legata al cambiamento climatico, partendo dal concetto di eco-ansia
 |  Crisi climatica e adattamento

L’Associazione italiana ansia da cambiamento climatico (Aiacc) nasce innanzitutto con l’intento di dare un nome a uno stato emotivo crescente nell’epoca attuale, trasversale alla popolazione globale: l’ansia da cambiamento climatico, o eco-ansia.

L'eco-ansia rappresenta quello stato emotivo di ansia reattivo alle informazioni minacciose e catastrofiche a cui siamo quotidianamente esposti attraverso i principali media: in altre parole, quando una persona si trova di fronte a immagini, racconti, pensieri, ricordi, aspettative future, che riguardano il degrado ambientale e le conseguenze tragiche legate all’ecosistema (comprese la salute e la sopravvivenza dell’uomo) è possibile che una persona sperimenti un disagio interiore simile all’ansia e alla paura.

Questo disagio è conseguente dalla preoccupazione per l’ecosistema in sé e per l’apprensione per l’incolumità propria e delle generazioni a venire, minacciate dai cambiamenti ambientali.

Ma oltre all’ansia per il cambiamento climatico si sono già definiti altri stati emotivi connessi al degrado dell’ecosistema. Infatti, non è raro che si presenti uno stato di rabbia (terrafurie) diffuso soprattutto in quella popolazione che attivamente manifesta per incentivare la sensibilità delle istituzioni alle tutele ambientali. Un altro esempio è il sentimento piacevole di unione e coesione con la natura (sumbiofilia) che una persona può provare in certe circostanze di benessere e agio con l’ambiente.

Sono state descritte anche altre risposte emotive legate al cambiamento climatico, ma senz’altro la più studiata negli ultimi 10-12 anni è l’eco-ansia. Nella scena internazionale molti autori e ricercatori scientifici si sono già dedicati al tema dell’ansia da cambiamento climatico e di tutte quelle emozioni che sono direttamente connesse all’ambiente naturale: tra questi spiccano la psicologa Susan Clayton e il filosofo Glenn Albrecht.

Sulla scia di questi crescenti fenomeni emotivi nella popolazione e sulla spinta delle indagini pionieristiche degli autori internazionali, l’Aiacc e i suoi membri di psicologi e psichiatri si sono uniti nell’aprile del 2022 per portare nel contesto scientifico e popolare italiano il tema della salute mentale legata al cambiamento climatico, partendo proprio dal concetto di eco-ansia.

Oltre a dare un nome e una dignità scientifica a questo tema, immanente alla nostra epoca, noi di Aiaac contribuiamo alla ricerca scientifica internazionale come, attualmente, unici promotori nel territorio italiano, diffondiamo informazioni coerenti e attendibili alla popolazione, diamo una risposta a tutte quelle forme di disagio emotivo con interventi psicologici mirati.

La nostra mission finale è quella di promuovere una conoscenza realistica e attendibile sulla psicologia dell’adattamento umano ai cambiamenti ecologici, e quindi fornire degli strumenti psicologici e educativi agli individui e alle collettività.

Serve coltivare quei comportamenti e capacità che permettano ai milioni di individui sulla terra di contribuire all’adattamento e controllare la minaccia di un epocale disastro ecologico. Tutti i contenuti tra psicologia e clima, vengono già trattati dai membri di Aiaac in alcuni articoli scientifici e in un recente libro, dal titolo “Eco ansia” con autore Matteo Innocenti, accessibile a chiunque. Siamo tutti parte di un equilibrio che è l’ecosistema. L’uomo è co-presente e co-autore.

di Lorenzo Ciabibi e Matteo Innocenti, per greenreport.it

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.