Arriva La Niña e potrebbe aumentare il caos climatico
Il Pacifico equatoriale si raffredda rapidamente. Temperature più fresche ma anche alluvioni e uragani
[20 Maggio 2016]
Secondo la National oceanic and atmospheric administration Usa (Noaa), «C’è una probabilità del 75% che La Niña sarà in vigore entro l’autunno, il che significa che le temperature superficiali del mare nel Pacifico centrale all’equatore saranno più di 0,5 ° C al di sotto della media. E’ possibile la transizione da El Niño a La Niña sarà veloce». La maggioranza dei meteorologi dicono che La Niña potrebbe iniziare a svilupparsi già questa estate.
Secondo la Noaa, le temperature superficiali del mare nella regione Niño 3.4, il principale indice per l’Enso (El Niño/Southern Oscillation) si sono andate raffreddando costantemente rispetto al loro picco di +2,4 ° C (4,3 ° F) al di sopra della media raggiunto a novembre, recentemente, il raffreddamento ha accelerato e ad aprile ed era 1.2 ° C sopra la media. Si tratta comunque di temperature ancora ben al di sopra della soglia di El Niño di 0,5 ° C al di sopra della media e l’atmosfera è ancora rispondendo a quelle temperature superficiali più calde.
Ad aprile erano ancora negativi sia l’Equatorial Southern Oscillation Index che il Southern Oscillation Index «il che significa – spiega la Noaa – che la pressione superficiale nel Pacifico occidentale è ancora superiore alla media, mentre la pressione della superficie nel Pacifico orientale è inferiore alla media, rova di un indebolimentodella Walker Circulation. Nonostante questi segni persistenti di El Niño, la tendenza verso condizioni neutre (SST NINO3.4 entro 0,5 ° C di media) è molto probabile che continui. La maggior parte dei computer models prevedono che le condizioni El Niño arriveranno al termine all’inizio dell’estate, e che le temperature superficiali del mare continueranno a scendere, per superare potenzialmente la soglia di La Niña (0,5 ° C sotto la media) a volte in estate. Alcune aree con temperature superficiali del mare vicino o sotto la media sono già apparse nel Pacifico orientale».
Un altro fenomno che fa prevedere l’arrivo di una La Niña è la quantità di acqua più fredda rispetto alla media sotto la superficie del Pacifico. Questa grande massa di acqua fredda si estende lungo tutto il Pacifico intorno all’equatore, sotto la superficie a circa 500 piedi. A marzo-aprile, la temperatura media in questa parte dell’oceano è stata la seconda più fredda da quando si sono cominciati a prendere i dati nel 1979 e la temperatura più fredda mai registrata era stata quella del marzo-aprile del 1998, subito dopo il forte evento di El Niño del 1997-98. Una massa di acqua fredda sotto la superficie dell’oceano durante la primavera è strettamente legata a La Niña. Dal 1950 sono state registrate 14 eventi La Niña e 23 eventi di El Niño.
Una forte La Niña potrebbe produrre una nuova serie di eventi meteorologici estremi e la siccità che ha colpito duramente la California potrebbe trasformarsi in un inverno ancora più secco. Inoltre, mentre El Niño porta condizioni calde e piovose, La Niña è più fresca ma porta ugualmente inondazioni e siccità e potrebbe annunciare una stagione deli uragani particolarmente intensa nell’Atlantico.