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Al via il piano provinciale

Arriva l'estate e Firenze si difende dagli incendi boschivi

 |  Crisi climatica e adattamento

Torna il caldo e aumenta il rischio incendi, che in Provincia di Firenze - dove la metà del territorio, circa 174.320 ettari, è occupata da formazioni boschive - è elevato. La statistica rilevata a livello regionale lo conferma: negli ultimi anni quello della provincia di Firenze è stato uno dei territori con il maggiore numero di incendi, sia boschivi che di vegetazione, anche se la superficie coinvolta nell’incendio è relativamente contenuta, con un valore di poco superiore ad un ettaro.

Questo dato testimonia che è necessario lavorare ancora sulla prevenzione ma che l’Attività antincendi boschivi, riesce ad intervenire tempestivamente ed efficacemente su ciascun evento.

Anche per il 2013 l’Amministrazione provinciale di Firenze, ed in particolare la direzione agricoltura, caccia e pesca, ha messo in atto attività inerenti il Piano antincendi boschivi provinciale, che rappresenta il principale strumento di programmazione annuale dell’attività di prevenzione e repressione degli incendi.

Dal punto di vista operativo l’Ente, organizza e gestisce il Centro operativo provinciale antincendi boschivi. Il Centro  è la sala operativa che durante il periodo “caldo” (indicativamente dal 15 giugno a la 15 settembre) si occupa della gestione diretta della lotta attiva agli incendi boschivi in ambito provinciale, raccogliendo segnalazioni e attivando e coordinando le strutture dislocate sul territorio. I tecnici e gli operai forestali del Servizio agricoltura della provincia sono poi impegnati nella lotta attiva agli incendi insieme agli altri Enti competenti (Unione dei Comuni Montani del Mugello, Unione dei Comuni del Valdarno e Valdisieve).

«Oltre agli Enti locali e dello Stato, Corpo forestale  e Vigili del fuoco, un ruolo fondamentale nella lotta attiva agli incendi in Toscana è svolto dal volontariato, che nella sola provincia di Firenze, è composto da circa 1000 volontari organizzati in sei associazioni e in 33 sezioni dislocate sul territorio, con circa 96 mezzi leggeri allestiti e 24 autobotti per il rifornimento idrico», hanno concluso dall’amministrazione.

Redazione Greenreport

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