Green Italia: «Una politica lungimirante deve dare priorità alla riduzione dei gas serra»

Bomba d’acqua a Palermo, Salvini deride la crisi climatica e ora dà la colpa agli immigrati

Muroni: «Con che coraggio dice queste cose? Lui che insieme alla Lega nega il cambiamento climatico e propone abusi e condoni, l'opposto di ciò che serve per curare il nostro fragile territorio»

[16 Luglio 2020]

«A furia di pensare solo agli immigrati, il sindaco Orlando dimentica i cittadini di Palermo: basta un temporale e la città finisce sott’acqua». Così il leader della Lega ex Nord Matteo Salvini commenta la bomba d’acqua che ha colpito ieri il capoluogo siciliano, scaricando sulla città in meno di due ore un metro di pioggia, pari al quantitativo atteso in un intero anno.

È lo stesso Salvini che neanche un mese fa, per decantare le doti green del nuovo ponte di Genova, parlava di inesistenti “pannelli di metano”, riferendosi con tutta probabilità a quelli fotovoltaici; soprattutto, è lo stesso Salvini che di questi tempi, appena un anno fa, Salvini inanellava una dichiarazione negazionista dopo l’altra sulla crisi climatica. «C’hanno spiegato per mesi che c’era il riscaldamento globale e abbiamo passato un maggio con l’ombrello e col passamontagna e i guanti di lana», dichiarava ad esempio a Non è l’Arena confondendo il meteo con il clima. Eppure la bomba d’acqua di ieri è caduta a Palermo, città capoluogo della Regione a più alto rischio desertificazione d’Italia.

«Il cinismo di Salvini non conosce confini – commenta la deputata ecologista Rossella Muroni – Mentre Palermo è sommersa da una bomba d’acqua, riesce a parlare di migranti. È indegno, questa non è politica. Con che coraggio dice queste cose? Lui che insieme alla Lega nega il cambiamento climatico e propone abusi e condoni, l’opposto di ciò che serve per curare il nostro fragile territorio. Un abbraccio fortissimo ai cittadini di Palermo in questo momento difficile».

Ma del resto l’ex vicepremier Salvini non ha mai dato grande importanza ai cambiamenti climatici: da europarlamentare nel 2016 votò contro la ratifica dell’Accordo di Parigi, e da allora il feeling non è mai cambiato.

«Una politica lungimirante deve dare priorità alla riduzione dei gas a effetto serra, alla messa in sicurezza del Paese, a piani di resilienza per la città e alla corretta gestione di tutti i nostri territori, investendo risorse adeguate. Ma è necessario fare un passo in più anche in termini di prevenzione. Al di là delle polemiche sulla mancata allerta e sullo sciacallaggio di chi, come Salvini, specula sui drammi del Paese, i cittadini – aggiungono i portavoce di Green Italia, Annalisa Corrado e Carmine Maturo – devono sapere che cosa non va fatto e come mettersi in sicurezza durante un nubifragio. Per questo è importante che una parte delle formazione ambientale che le scuole italiane faranno da settembre sia dedicata alla cultura della prevenzione e della Protezione civile. Nessuno più deve rischiare la vita perché resta intrappolato in macchina in sottopasso durante un nubifragio».