National Climate Assment Usa: agire subito per salvare l’America dalla catastrofe
Cambiamenti climatici, svolta di Obama dopo nuovo preoccupante studio?
[7 Maggio 2014]
Che sia davvero la volta buona che il presidente Obama riesce a fare qualcosa di decisivo sui cambiamenti climatici? La speranza nasce dal National committee of experts in agriculture, climate science, commerce, and disaster relief Usa che ha reso noto il suo terzo National Climate Assment (Nca), il rapporto che è la più importante ed esauriente analisi peer-reviewed degli Stati Uniti d’America sugli effetti dei cambiamenti climatici e che mostra le conseguenze sull’intero Paese più potente del mondo. Un documento che dovrebbe appunto aiutare il presidente Obama a tingere ancor più di verde l’ultima parte del suo mandato. «I risultati di questo dossier – ha detto la Casa Binaca – sottolineano la necessità di un’azione urgente per combattere le minacce dei cambiamenti climatici, proteggere i cittadini e costruire un futuro sostenibile per i nostri figli e nipoti. «E la nostra intenzione – precisa il portavoce Jay Carney – non è quella di spaventare gli americani».
Secondo Michael Brune, direttore esecutivo di Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista americana, l’Nca «E’ un campanello d’allarme che ci dice che non possiamo permetterci di dormire ancora una volta. Le famiglie americane stanno già pagando i costi delle condizioni climatiche e gli estremi rischi per la salute alimentati dalla crisi climatica. Ora, il più completo studio nazionale sulle minacce climatiche ci mostra che il prezzo da pagare per la nostra salute, le nostre comunità e la nostra economia salirà velocemente in tutto il paese, se non agiamo. Ci complimentiamo con l’amministrazione Obama per aver suonato l’allarme e la esortiamo a fare passi avanti essenziali e di buon senso, compresi i primissimi limiti per l’inquinamento da carbonio delle centrali elettriche. Non abbiamo solo l’obbligo nei confronti delle generazioni future di agire ora, dobbiamo cogliere la grande opportunità di farlo. Lasciando i combustibili fossili sporchi sotto terra e continuando la transizione verso soluzioni energetiche pulite come l’eolico e il solare, possiamo creare buoni posti di lavoro americani ed energia domestica e businesses a livello nazionale, senza inquinare la nostra aria, l’acqua o il clima».
In effetti il National Climate Assment è una dichiarazione ufficiale degli impatti attuali e futuri delle emissioni di CO2 negli Usa e il quadro che ne viene fuori è pesante: l’inazione rispetto al global warming chiesta da ecoscettici, Big Oil e King Carbon devasterebbe gran parte della terra arabile del granaio statunitense e renderebbe il clima in vivibile per la maggior parte degli americani.
Nel rapporto, redatto da 300 eminenti scienziati esperti di clima, e presentato dalla National Academy of Sciences, si legge che «Gli americani devono affrontare delle sceltea National Academy of Sciences». Gli americani stanno già assistendo a gravi impatti climatici, come ondate estreme ed estese di calore, siccità e alluvioni, ma l’Nca dice che «Impatti aggiuntivi sono ora inevitabili». Ma quanto sarà brutto il futuro cambiamento climatico «Sarà ancora in gran parte determinato dalle scelte della società prenderà riguardo alle emissioni»
Le scelte possibili variano da una Aggressive climate action (Asap) che minimizzi il futuro riscaldamento delle temperature dell’aria di superficie previsto per il2071-2099 (rispetto al 1970-1999) e la. Continued inaction che si tradurrebbe in livelli catastrofici del riscaldamento negli Usa.
Inoltre, come fa notare ClimateProgress, le cifre sono prudenziali : «Lo scenario A2 (850 parti per milione di CO2 nell’aria) non è così cattivo come lo scenario business-as-usual utilizzato nel recente rapporto sul clima dell’Onu. In breve, se non facciamo nulla le cose potrebbero benissimo andare anche peggio».
Ma anche così le ondate di calore saranno devastanti: nello scenario A2, nella maggior parte degli Stati Uniti, i giorni più caldi, cioè quelli che si verificano solo una volta in 20 anni, entro la fine del secolo saranno ancora più caldi di 10 – 15 gradi Fahrenheit, raggiungendo temperature di 115 – 120° F.
Una delle conseguenze più pericolose di questo aumento impressionante del caldo è che ci sarà meno umidità nel suolo, fondamentalmente meno precipitazioni e più evaporazione, un indicatore chiave della siccità. Anche i posti dove non diminuiranno le precipitazioni avranno comunque un calo di umidità del suolo dovuto al caldo intenso, con il prosciugamento del terreno. Le previsioni sono pessime per gran parte del Southwest Usa dove ci sarà un forte calo delle precipitazioni. La grande siccità della Dust Bowl, che fu una delle cause della grande depressione, venne causata da un calo dll’umidità del suolo di circa il 15%, nello scenario A2 dell’Nca (che non è il caso peggiore), alcune aree del sud degli Usa sono, in media, permanente in una situazione Dust Bow. Ampie parti del Southwest e delle Great Plains sono al limite, tanto che negli anni, con un po’ meno pioggia e/o un po’ più di caldo, saranno regolarmente in una situazione da Dust Bowl.
Joe Romm scrive su ClimateProgress: «La scelta dovrebbe essere facile, visto che altre ricerche dipingono lo stesso triste quadro non solo per il Southwes e Gle reat Plains, ma per più regioni di tutto il mondo. E sappiamo che se trasformiamo in polvere un terzo delle terre del pianeta questo sarà irreversibile per 1.000 anni. Vi sembra davvero una buona scelta quella di distruggere il nostro clima vivibile e la nostra sicurezza alimentare solo per evitare un costo che i principali scienziati e governi del mondo sono d’accordo sia un mero 0,06% della crescita annua?»
Lo scenario strong climate action impedirebbe agli Usa un altro decennio di inazione climatica e che le proiezioni del rapporto siano purtroppo giuste lo dimostra il fatto che gli stessi scienziati lo hanno redatto avevano già avvertito decenni fa che negli Usa si sarebbero iniziati a vedere gli aumenti delle ondate di calore, siccità e diluvi che sono in corso attualmente.
Il global warming degli ultimi 50 anni è dovuto principalmente alle attività antropiche, soprattutto alla combustione di combustibili fossili e negli ultimi 50 anni gran parte degli Usa ha visto un aumento di periodi prolungati con temperature molto elevate, piogge più intense e concentrate e, in alcune aree, siccità devastanti e durature.
Nel National Climate Assment si legge che «L’evidenza indica che l’influenza umana sul clima ha già quasi raddoppiato la probabilità di eventi termici estremi come la calura estiva record sperimentata nel 2011 in Texas e Oklahoma (…) In alcune regioni, periodi prolungati di temperature elevate associate a periodi di siccità contribuiscono a condizioni che portano a incendi più grandi e più lunghe stagioni di fuoco».
Per quanto riguarda le precipitazioni, il rapporto conferma che negli Stati del Northeast Usa sono in aumento le alluvioni: a causa del cambiamento climatico, quando piove, diluvia letteralmente. «Ma – scrive Romm – ironia della sorte, questo significa che anche nelle regioni nelle quali ci si aspetta di vedere un calo delle precipitazioni, la maggior parte delle precipitazione che arriveranno saranno sotto forma di diluvi, che sono così intensi che possano dilavare via il terreno e generalmente non alleviano di sicuro la siccità. Il momento di agire era molto tempo fa, quando eravamo stati appena avvertiti dagli scienziati del clima, ma abbiamo continuato con l’inerzia di fronte all’allarme di quegli scienziati e ignorare persino gli avvertimenti più gravi di oggi è oltre l’immorale».
Secondo Frances Beinecke, presidente del Natural Resources Defense Council (Nrdc) «I nostri principali scienziati hanno inviato un messaggio forte: il cambiamento climatico sta già di danneggiando seriamente la nostra vita, la nostra salute e la nostra economia. Se non mettiamo un freno all’inquinamento da carbonio che ci porta al cambiamento climatico, stiamo condannando noi stessi ei nostri figli ad ondate di calore più intense, alluvioni e tempeste distruttive ed all’aumento del livello del mare. Fortunatamente, l’Amministrazione Obama sta prendendo provvedimenti : fissando norme per auto più pulite ed efficienti, in poche settimane, emettendo i primi limiti in assoluto a livello nazionale per l’inquinamento di carbonio prodotto dalle nostre centrali esistenti. Ripulire l’aria è win-win: è possibile creare migliaia di posti di lavoro, espandere l’efficienza energetica ed avere bollette elettriche più basse, mentre c’è un miglioramento della salute pubblica. Questa è l’eredità climatica che possiamo, e dobbiamo lasciare alle generazioni future»
Kim Knowlton, senior scientist dell’health and environment program e vicedirettore dello Science Center dell’Nrdc , conclude: «Questo rapporto dimostra come gli effetti del cambiamento climatico facciano ormai stabilmente parte del presente, sono minacce per la nostra salute e per quella dei nostri figli e dei loro figli. L’aumento delle temperature aumenta la frequenza e l’intensità delle ondate di calore pericolose, peggiora malattie come l’asma, contribuisce alla diffusione di insetti che portano malattie infettive e sono il carburante per le tempeste e le inondazioni più pericolose. Ora abbiamo importanti opportunità per limitare gli effetti peggiori del cambiamento climatico riducendo le emissioni di carbonio. Allo stesso tempo, possiamo prepararci ad affrontare quello che sta accadendo ora, e per quello che sta arrivando, per proteggere le comunità e le persone».