Lo staff di Trump approva, ma cerca di far sparire il rapporto approfittando del giorno del Ringraziamento
Cambiamento climatico: il rapporto della Casa Bianca smentisce Trump
Il negazionismo climatico di Trump costerà agli americani 500 miliardi di dollari l'anno
[26 Novembre 2018]
Il rapporto “Fourth National Climate Assessment – Volume II: Impacts, Risks, and Adaptation in the United States” (Nca4), pubblicato dall’U.S, Global Chamge Research Program (Usgcrp) – al quale partecipano 13 dipartimenti e agenzie governative statunitensi e centinaia di eminenti scienziati Usa – è molto imbarazzante per la Casa Bianca che lo ha pubblicato: evidenzia i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici e i costi dell’adattamento e rivela che «Il cambiamento climatico sta influenzando l’ambiente naturale, l’agricoltura, la produzione e l’utilizzo di energia, le risorse terrestri e idriche, i trasporti, la salute e il benessere degli esseri umani negli Stati Uniti e nei loro territori.
Il volume II del Fourth National Climate Assessment (Nca4) contiene prove a sostegno di 16 capitoli a livello nazionale Usa – come acqua, oceani, energia e salute umana – 10 capitoli regionali e due capitoli che si concentrano sulle risposte della società ai cambiamenti climatici. L’Usgcrp ha anche pubblicato il Second State of the Carbon Cycle Report (Soccr2).
Alla National oceanic and atmospheric agency (Noaa), una delle agenzie che hanno contribuito in modo significativo al Fourth National Climate Assessment, dicono che dall’Nca4 emerge che «La salute e la sicurezza umana, la qualità della nostra vita e il tasso di crescita economica nelle comunità degli Stati Uniti sono sempre più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici. Gli impatti a cascata dei cambiamenti climatici minacciano i sistemi naturali, costruiti e sociali su cui facciamo affidamento, sia all’interno che al di fuori dei confini nazionali. Negli ultimi 5 anni, gli sforzi della società per rispondere ai cambiamenti climatici si sono ampliati, ma non al livello necessario per evitare danni sostanziali all’economia, all’ambiente e alla salute umana nei prossimi decenni. Senza sforzi sostanziali e sostenuti a livello mondiale per ridurre le emissioni di gas serra e le iniziative regionali per prepararsi ai cambiamenti previsti, si prevede che i cambiamenti climatici causeranno perdite crescenti alle infrastrutture e alle proprietà americane e nel corso di questo secolo impediranno il tasso di crescita economica».
Per quanto riguarda l’agricoltura e produzione alimentare, «Si prevede che l’aumento delle temperature, il caldo estremo, la siccità, gli incendi dei pascoli e le abbondanti precipitazioni sci costituiranno una crescente sfida alla qualità e quantità dei raccolti delle colture statunitensi, alla salute del bestiame, alla stabilità dei prezzi e ai mezzi di sussistenza rurali».
Un disastro che colpirà anche gli ecosistemi: «I continui cambiamenti del clima terrestre causeranno gravi danni in alcuni ecosistemi. Alcuni ecosistemi ella barriera corallina e del ghiaccio marino stanno già vivendo cambiamenti trasformativi, che colpiscono le comunità e le economie che fanno affidamento su di loro.
Non andrà meglio per l’acqua e le coste: «I cambiamenti nella qualità e nella quantità di acqua dolce disponibile per le persone e l’ambiente aumentano i rischi e i costi per l’agricoltura, la produzione di energia, l’industria e le attività ricreative. Entro l’ultima parte di questo secolo, iI cambiamenti climatici trasformeranno le regioni costiere con effetti a catena su altre regioni e settori. Con l’aumento del livello del mare, molte comunità dovranno aspettarsi costi più elevati e valori delle proprietà inferiori. I cambiamenti climatici minacciano la salute e il benessere del popolo americano provocando un aumento degli eventi climatici estremi, cambiamenti nella qualità dell’aria, la diffusione di nuove malattie da parte di insetti e parassiti e cambiamenti nella disponibilità di cibo e acqua».
Insomma, dalle 1.000 pagine dell’Nca4 emerge il costo sbalorditivo che gli Usa dovranno pagare per il negazionismo climatico dell’Amministrazione Trump: più di mezzo trilione di dollari l’anno in malattie e decessi, danni alle proprietà costiere, perdita di produttività dei lavoratori e altri danni. Di, fatto, basandosi sulla scienza climatica, il rapporto commissionato dalla Casa Bianca descrive quanto sia pericolosa per gli americani l’inattività dell’amministrazione Trump. Un rapporto che non è piaciuto per niente alla Casa Bianca, che ha cercato di farlo passare in sordina, pubblicandolo alle 2 del pomeriggio di venerdì successivo alla festa del Ringraziamento. Ma la realtà del cambiamento climatico non può essere nascosta e il rapporto Usgcrp conclude che «L’evidenza dei cambiamenti climatici causati dall’uomo è schiacciante e continua a rafforzarsi, visto che gli impatti dei cambiamenti climatici si stanno intensificando in tutto il Paese e che le minacce in essere, legate al clima al benessere fisico, sociale ed economico degli americani, stanno crescendo». Le temperature aumenteranno da 1 a 9 gradi Fahrenheit (5 gradi celsius) negli Usa continentali, mentre la zona costiera del Paese verrà colpita dall’innalzamento del mare, con un conseguente peggioramento delle tempeste. Secondo il rapporto, se i governi del mondo ce la faranno a raggiungere o a superare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi «Il danno complessivo può essere limitato«, è lo scenario RCP4.5, in cui le temperature salgono di circa 4° F entro la fine del secolo. Ma l’Nca4 avverte che con politiche che minano gli obiettivi di Parigi – come la decisione di Trump di ritirarsi dall’Accordo di Parigi e di favorire l’inquinamento da combustibili fossili negli Usa – «gli impatti catastrofici sarebbero inevitabili» ed è lo scenario RCP8.5, nel quale le temperature salgono di 7° F o più.
Come se non bastasse, il rapporto fa una minacciosa previsione: «E’ molto probabile che alcuni impatti fisici ed ecologici saranno irreversibili per migliaia di anni, mentre altri saranno permanenti».
Come riassume efficacemente Joe Romm su ThinkProgress: «Le scelte che facciamo oggi non determineranno solo il grado di danno che faremo ai nostri figli e nipoti, ma alle prossime 50 generazioni e oltre. Semplicemente, l’immoralità delle politiche climatiche di Trump non può essere quantificata».
«Le osservazioni raccolte in tutto il mondo forniscono prove significative, chiare e convincenti che la temperatura media globale è molto più alta, e sta aumentando più rapidamente di qualsiasi altra cosa abbia vissuto la civiltà moderna, con impatti diffusi e crescenti – dice il rapporto – La tendenza al riscaldamento osservata nel secolo scorso può essere spiegata solo dagli effetti che le attività umane, in particolare le emissioni di gas serra, hanno avuto sul clima».
Wenonah Hauter, direttrice esecutiva di Food & Water Watch, accusa: «La decisione di pubblicare questo rapporto sui danni quando le famiglie stanno iniziando a celebrare le feste e le redazioni sono a corto di personale è un tentativo spudorato di nascondere all’opinione pubblica che dobbiamo agire ora per eliminare combustibili fossili e stabilizzare il clima».
John Coequyt, direttore generale per le politiche climatiche di Sierra Club, ha evidenziato che il giorno del Ringraziamento «Gli americani di tutto il paese si sono riuniti con i loro cari per rendere grazie, ma non una sola persona è stata grata per un pianeta più caldo che sta causando tempeste e incendi più frequenti, la diffusione di siccità e malattie e comunità inquinate. Questa valutazione, presentata dal governo di Donald Trump, continua a chiarire che, se non agiamo ora, gli effetti catastrofici del cambiamento climatico ridisegneranno gli Stati Uniti e il mondo per quelli di noi che vivono oggi e per le generazioni a venire. Non possiamo permetterci leader che si ficcano la testa nella sabbia mentre gli americani soffrono e sono minacciati. Per evitare i peggiori effetti della crisi climatica, dobbiamo andare ora oltre i combustibili sporchi, verso un’economia alimentata al 100% da energia pulita e rinnovabile. Nessuna tipo di sonno indotto dal triptofano può impedirci di agire»
Il senatore democratico Sheldon Whitehouse, della Commissione ambiente e lavori pubblici, ha fatto notare che «Non importa quanto duramente ci provino, l’amministrazione Trump non può seppellire gli effetti del cambiamento climatico come fosse una notizia spazzatura del Black Friday: – effetti che hanno scoperto i loro scienziati del governo federale. Il presidente dice cose scandalose come che il cambiamento climatico è una bufala inventata dai cinesi e che rastrellare le foreste impedirà gli incendi catastrofici, ma se non agiamo ci aspettano gravi conseguenze come il crollo dei prezzi delle abitazioni costiere e degli asset dei combustibili fossili per trilioni di dollari».
Secondo Danny Richter, vice presidente per gli affari governativi della Citizens’ Climate Lobby (Ccl), «La nuova valutazione del clima chiarisce che il mondo deve agire rapidamente per ridurre le emissioni e stabilizzare il clima. Negli Stati Uniti, CCL, un gruppo di difesa del clima, spera di vedere Democratici e Repubblicani lavorare insieme sulla questione. La soluzione dei cambiamenti climatici è semplicemente troppo urgente per essere coinvolta in una politica di parte. In particolare, speriamo di vedere una legislazione bipartisan che metta un prezzo sull’inquinamento da carbonio e restituisca le entrate alle persone, il che aiuterebbe gli Stati Uniti a ridurre le emissioni al livello e al ritmo di cui abbiamo bisogno». E’ più o meno quel che sta facendo Macron in Francia con la carbon tax su gasolio e benzina e che sta provocando la durissima e a volte violenta risposta dei “gilet gialli”, è quel he ha fatto Barack Obama negli Usa con gli standard delle emissioni di auto e centrali e che ora Trump sta rottamando.
Ma il quadro che emerge dal nuovo rapporto Usa parla già di una situazione molto preoccupante: dal 1901 le temperature sono aumentate di 1,8 gradi Fahrenheit, tutto a causa delle attività antropiche. Globalmente, 16 degli ultimi 17 anni sono stati gli anni più caldi mai registrati, cancellando qualsiasi previsione di “pausa” o “iato” nel riscaldamento. La lotta ai cambiamenti climatici consentirà di risparmiare centinaia di miliardi di dollari in costi di sanità pubblica e di salvare migliaia di vite all’anno. Tra il 1984 e il 2015, il cambiamento climatico ha raddoppiato l’area bruciata dagli incendi in tutto il West Usa e in alcune aree ha allungato la stagione degli incendi boschivi di 80 giorni. Nel 2018, in California gli incendi hanno ucciso un numero record di persone. Entro il 2100, la superficie bruciata annualmente potrebbe aumentare di ben 6 volte. Storicamente, gli Stati Uniti hanno speso una media 1 miliardo di dollari all’anno per combattere gli incendi. Nei primi otto mesi del 2017, i costi hanno superato i 2 miliardi di dollari. Le comunità di colore, anziani, bambini e comunità a basso reddito sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Condizioni allergiche come il raffreddore da fieno e l’asma stanno diventando sempre più frequenti e gravi. Il riscaldamento sta espandendo l’areale di zanzare e zecche che trasportano malattie trasmesse da vettori come Zika, West Nile, Dengue, Chikungunya e Yellow Fever. Le condizioni più secche in Arizona e California hanno portato a una maggiore crescita del fungo della Valley Fever. Prima del 1999, tali infezioni erano limitate ai tropici, ma Cryptococcus gatti, la specie che causa queste infezioni, ora si è insediata nei territori nord-occidentali. Si prevede che entro la fine del secolo il Midwest avrà il più grande aumento di morti premature dovute al caldo: ulteriori 2.000 morti all’anno. Entro il 20150, i casi di febbre del Nilo Occidentale dovrebbero raddoppiare, con un costo annuale di 1 miliardo in costi ospedalieri e morti premature. Le perdite economiche dovute ai cambiamenti climatici potrebbero arrivare a centinaia di miliardi di dollari all’anno in alcuni settori. Gli impatti climatici lungo le coste stanno esacerbando le ineguaglianze sociali preesistenti. Per esempio, a causa del caldo estremo, Il Sud-Est Usa, dovrebbe perdere oltre mezzo miliardo di ore di lavoro entro il 2100. Negli Usa la qualità e la quantità delle colture agricole dovrebbero diminuire a causa di maggiori inondazioni, temperature, siccità e altri cambiamenti climatici.
Kassie Siegel, direttore del Climate Law Institute del Center for Biological Diversity , fa notare che «Il contrasto tra questo rapporto e le azioni dell’amministrazione Trump non potrebbe essere più forte. Gli stessi scienziati di Trump hanno tirato l’allarme antincendio, ma Trump sta semplicemente ridendo maniacalmente e versando più benzina sul fuoco. Esorto i democratici della Camera (che con le elezioni di Mid Term hanno ottenuto la maggioranza, ndr) a respingere il suicida negazionismo climatico di Trump e a prevedere un Green New Deal che ci porti fuori dai combustibili fossili, decarbonizzi l’economia e faccia aumentare i lavori salariati».
Musica per le orecchie della neo-deputata socialista e ambientalista Alexandria Ocasio-Cortez, che sta lavorando proprio perché alla Camera Usa venga istituita una commissione per creare un New Deal green, e che ha sottolineato che «I risultati del rapporto dimostrano che i legislatori devono iniziare ad affrontare i cambiamenti climatici non appena possibile. Ecco perché abbiamo bisogno di una commissione ristretta per un Green New Deal e perché i politici finanziati dai combustibili fossili non dovrebbero scrivere le politiche sui cambiamenti climatici».