Cambiamento climatico in Toscana: 400 milioni di euro di danni all’agricoltura in 3 anni
[12 Gennaio 2016]
Nel primo assaggio di vero inverno, arrivato quest’anno con tanto ritardo da far intravedere un’inusuale emergenza siccità, la Toscana si sveglia spazzata da forti venti. Ieri il vento di libeccio ha toccato i 130/140 km/h nella città di Livorno, e in queste ore soffia ancora alla sostenuta velocità di 70/75 km orari. Nonostante le raffiche, fortunatamente nella città labronica – comunica l’amministrazione comunale – non si registrano criticità, ma non è andata altrettanto bene al resto della Toscana.
Nella primissima mattinata di oggi le forti raffiche di vento abbattutesi sulla costa etrusca, hanno provocato la caduta di alberi ad alto fusto causando disservizi a macchia di leopardo nel servizio elettrico, in zone rurali e costiere comprese tra i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima e San Vincenzo, con l’Enel già in azione per ripristinare la piena operatività delle linee.
Il bilancio più pesante sul territorio si registra forse nel settore dell’agricoltura, per sua natura tra i più esposti ai rischi meteorologici. Coldiretti Toscana segnala in particolare serre scoperchiate, centinaia di alberi caduti, danni all’ambiente, in particolare nelle zone collinare e montane ad alta intensità boschiva, e pesanti disagi anche nelle campagne. Un computo che va ad aggravare quanto già subito negli ultimi anni.
Secondo l’elaborazione della principale organizzazione agricola toscana, dal 2012 a oggi i danni subiti dall’agricoltura a causa del maltempo hanno superato i 400 milioni di euro. Danni che in buona parte gli agricoltori riconoscono imputati ai cambiamenti climatici in corso.
«Gli effetti del cambiamento climatico si sono fatti sentire pesantemente provocando eventi di straordinaria intensità e violenza come alluvioni, frane, siccità, grandinate improvvise – sottolinea la Coldiretti – Il rischio siccità, che ancora pende sulla prossima stagione in seguito alla scarsità di precipitazioni (- 13,5%) e alle temperature sopra la media (massime a 18,7 gradi, + 1,1 e minime a 9,9 gradi, + 1,7) unite alle preoccupazioni per l’arrivo del freddo, atteso nel weekend, potrebbe avere effetti ulteriormente depressivi sull’economia agricola regionale che ha pagato, e sta pagando, il prezzo più alto».
Difficoltà che si protrarranno assai probabilmente anche nei prossimi giorni. Il Centro funzionale regionale di monitoraggio meteo ha emesso un codice giallo per vento esteso a tutta la regione (fino alla mezzanotte di oggi) e per le zone meridionali (costa e interne) per la giornata di domani; per le mareggiate, invece, fino a stasera rimane confermato il codice arancione.